Palermo, 17 feb. (AdnKronos) – “Sappiamo che i sindaci fronteggiano delle situazioni molto difficili, ma c’è bisogno di incontrarsi, di parlarsi e il lavoro che il sistema Sprar sta facendo è proprio questo”. Così Carlotta Sami dopo la decisione di un sindaco Pd di non accogliere un gruppo di migranti. “Questa è una fase delicata – dice – che non è detto che continuerà. Il nuovo sistema è molto positivo perché prevede un’accoglienza molto diffusa con solamente pochissimi richiedenti asilo nido per abitante e prevede che i sindaci possano sforare il patto di stabilità. Inoltre, i sindaci hanno l’assicurazione che se accolgono queste poche persone non verrà mai aperti un centro di accoglienza”.
“Il problema è che molti comuni – dice ancora Sami – si trovano già ad accogliere perché nel frattempo gli arrivi hanno continuato ad esserci e non è stato possibile suddividere. C’è il rischio di avere la situazione del cane che si morde la coda. Bisogna che ci sia fiducia in questo piano e di aprire la porta. Si parla, talvolta, di 5 o 6 richiedenti per 1.000 abitanti.