Home Nazionale Nato: “Italia deve spendere di più per la difesa”

Nato: “Italia deve spendere di più per la difesa”

0

Bruxelles, 14 feb. (AdnKronos) – L’Italia, insieme agli altri Paesi che non rispettano l’obiettivo fissato dalla Nato di spendere il 2% del Pil per la difesa, deve “fermare i tagli” al settore e “iniziare ad aumentare la spesa per la difesa”. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles alla vigilia della riunione dei ministri della Difesa dell’Alleanza.
“Siamo consapevoli – dice Stoltenberg, rispondendo in merito ai vincoli di bilancio che l’Italia ha, come altri Paesi, per via del patto di stabilità – che diversi alleati della Nato hanno difficoltà con i bilanci, con il deficit e affrontano sfide su come aumentare le spese per la difesa. Ciò detto, si tratta sempre di come dare la priorità alla difesa”. 
“Mi aspetto – prosegue – che i 28 alleati mantengano gli impegni che hanno concordato. Quello che abbiamo concordato sono tre passi: fermare i tagli alla difesa, aumentare gradualmente la spesa per la difesa e poi muovere verso l’obiettivo del 2%”.
“Non ci aspettiamo – aggiunge Stoltenberg – che tutti gli alleati rispettino l’obiettivo del 2% immediatamente, ma ci aspettiamo che tutti gli alleati fermino i tagli al settore e inizino ad aumentare la spesa per la difesa”. “Ed è questo il caso anche dell’Italia. Il quadro è misto: alcuni Paesi sono al 2% o vicini al 2%, altri invece hanno difficoltà. Io continuerò a sottolineare che tutti gli alleati devono rispettare gli impegni che hanno preso”, conclude.
Secondo dati Nato basati sul Pil stimato per il 2016 e pubblicati a luglio, solo Usa (3,61% del Pil), Grecia (2,38%), Regno Unito (2,21%), Estonia (2,16%) e Polonia (2%) tra gli alleati rispettano l’obiettivo. L’Italia spende l’1,11% (in aumento comunque rispetto al 2015), la Germania l’1,19%, la Francia l’1,78% (è la più vicina al target tra i ‘ritardatari’), la Turchia l’1,56%, il Canada lo 0,99%. Quello che spende meno è il Lussemburgo, allo 0,44% del Pil.