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Oli lubrificanti usati, Viscolube: nel 2016 quasi 170mila tonnellate lavorate

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Rimini, 8 nov. (AdnKronos) – Quasi 170mila tonnellate di oli lubrificanti usati lavorati con un deciso aumento dei quantitativi rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dal Rapporto di Sostenibilità 2016 di Viscolube, presentato oggi a Ecomondo e relativo ai due impianti di Lodi e Ceccano (Frosinone).
Rispetto all’anno precedente, il quantitativo di oli usati lavorato è passato da 162.563 tonnellate a 168.944 tonnellate, un risultato che ha permesso la produzione di 112.512 tonnellate di nuove basi lubrificanti, 11.813 tonnellate di gasolio e 20.563 di asfalto flussato.
“L’efficienza e la stabilità degli impianti, insieme alle innovazioni nel pre-trattamento sulle quali abbiamo puntato – ha spiegato l’Amministratore Delegato di Viscolube, Antonio Lazzarinetti – hanno consentito un sensibile aumento dei quantitativi di oli usati lavorati, garantendo a ulteriori frazioni di raccolta un fine vita più efficace rispetto al semplice recupero energetico”.
Come riconosciuto dal Geir, l’Associazione europea dell’industria della rigenerazione, che ha affidato all’Ifeu il compito di aggiornare il Life Cycle Assessment della rigenerazione degli oli, la best practice rigenerativa di Viscolube continua a rappresentare la migliore opzione ambientale rispetto sia alla produzione di basi vergini che al recupero energetico.
“Forti di questa consapevolezza – ha continuato Lazzarinetti – abbiamo deciso di certificare le nostre basi rigenerate come prodotti ‘Remade in Italy’, la certificazione ambientale di prodotto riciclato riconosciuta come requisito premiante dal ministero dell’Ambiente per gli Acquisti Verdi della Pubblica Amministrazione: uno strumento in più offerto al mercato nella direzione di una scelta di consumo circolare e sostenibile”.
Gli oltre 4 milioni di euro spesi e investiti dall’azienda per la formazione, le tecnologie di controllo e monitoraggio degli impianti e i materiali di protezione, hanno fatto sì che nel biennio 2015/2016 non si sia registrato alcun infortunio nei due stabilimenti.
“A fronte dei risultati raggiunti – ha concluso Lazzarinetti – possiamo affermare che il 2016 è stato un anno di ulteriore consolidamento della leadership di Viscolube nel settore della rigenerazione degli oli usati. Con l’acquisizione di Bitolea formalizzata quest’anno, l’orizzonte si allargherà al comparto della rigenerazione dei solventi industriali e dell’industria farmaceutica”.