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Padovafiere: parla l’hacker che ha scoperto falla nel sistema navigazione anonima

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Padova, 6 nov. (AdnKronos) – Tra i 50.000 visitatori della 34^ Tuttinfiera, alla Fiera di Padova c’era anche un veneto protagonista positivo delle cronache internazionali per aver scoperto una falla in “Tor browser”, il sistema di navigazione anonimo che permette (a chiunque lo scarichi gratuitamente) di navigare su Internet senza lasciare traccia.
Filippo Cavallarin, 35 anni del Lido di Venezia, (nella foto) titolare della società mestrina WeAreSegment.com, è stato tra i tanti che si sono fermati nell’area che la fiera delle passioni ha dedicato al mondo dell’hackeraggio, con una due giorni di incontri e laboratori (Hack the Wire) organizzati da un network di associazioni per spiegare il loro mondo e dare consigli a programmatori, sistemisti, makers, hackers, appassionati e semplici utilizzatori di tecnologie informatiche (sono intervenute scuole e anche parrocchie venete) che hanno in comune la difesa della libertà e dei diritti umani nella società digitale, la condivisione della cultura e della conoscenza e la passione per il software libero.
“Stavo facendo altre attività di ricerca in rete – spiega Filippo Cavallarin – quando ho trovato qualcosa che non mi tornava, c’era un tassello diverso da quello che avrebbe dovuto esserci; così in un’ora di controlli sono arrivato a scoprire nel sistema un baco che di fatto vanifica il concetto stesso di anonimato che caratterizza il sistema Tor. E’ stata un’intuizione, alla conclusione ci sono arrivato in un modo più artistico che scientifico”. Cavallarin spiega i passaggi con la rapidità e la sicurezza che impediscono al profano di capire e tradiscono la grande preparazione di chi, da quando aveva 12 anni, smanetta coi computer.