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Palermo: a ottobre torna il ‘Festival Letterature migranti’ (4)

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(AdnKronos) – “Questa terza edizione – dichiara Davide Camarrone, direttore artistico del Festival – proporrà non un semplice programma letterario, un calendario di appuntamenti, ma una sorta di canone interpretativo: 50 libri di 50 autori, non tutti ancora in vita, che giudichiamo essenziali alla comprensione del Contemporaneo. 50 libri da leggere in un anno. 50 libri per circa 100 incontri, sui temi delle migrazioni fisiche e di quelle immateriali. Grande spazio alle storie, alle avanguardie, ai diritti umani, al tema delle traduzioni e della conoscenza di culture differenti. Abbiamo verificato quale sia l’interesse degli autori e delle case editrici, e abbiamo ricevuto sostegno e incoraggiamento. E poi, l’arte contemporanea, con nuove importanti partnership (tra le quali Contrasto e Merz), la musica, con la residenza di Ramin Bahrami, il cine doc e la collaborazione con il Teatro Biondo. Differenti linguaggi, migrazioni tra generi e narrazioni. E infine, abbiamo messo insieme decine di istituzioni e fondazioni, soggetti pubblici e privati, esponenti di comunità e religioni differenti. Oltre cento, gli appuntamenti. Grazie ad una squadra di consulenti davvero straordinaria (Giorgio Vasta, Agata Polizzi, Dario Oliveri, Andrea Inzerillo), ad un comitatoscientifico costituito da docenti e intellettuali e ad un team organizzativo esperto e instancabile. Tanti i discussant con i quali gli ospiti si confronteranno: una comunità tutta palermitana, perché Palermo è un luogo interessante, un interessante punto di vista ma è soprattutto un’interessante griglia interpretativa del nostro tempo. Tanti, i volontari. Per un’altra parola chiave del nostro tempo: condivisione. In una città accogliente. Per il Comune di Palermo, primo sostenitore della manifestazione, il Festival delle Letterature migranti è una scelta strategica, che dice della città, del cammino percorso e del suo ruolo di pace e dialogo nel Mediterraneo, in un momento molto difficile”. Il Festival vede anche la collaborazione del Teatro Massimo e del Teatro Biondo di Palermo.