(AdnKronos) – “Con Salvini siamo stati allo Zen, toccando con mano la sofferenza delle periferie – prosegue -, siamo stati all’albero Falcone avvertendo tutta l’emozione di quel momento di raccoglimento. Se qualcuno ha tradito i militanti, gli elettori e i tanti che si sono spesi credendo in un progetto non siamo certo noi”. Ai suoi collaboratori Salvini avrebbe espresso tutta la sua delusione. “Una doppia delusione – spiegano – per il risultato elettorale ottenuto e per essere stato usato per altri fini che nulla avevano a che fare con la campagna elettorale”.
E adesso? “Bisogna occuparsi dei candidati sindaci veri, quelli impegnati nei turni di ballottaggio, e non dei bluff – conclude Cantarella -. A Palermo torneremo con la stessa passione e coerenza a differenza di qualcuno che non potrà più spendere la sua faccia in città. Condivido l’amarezza dei tanti che si sono battuti accanto a La Vardera e che adesso si sentono presi in giro da un traditore”.