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Palermo: compravendita di voti, in cinque patteggiano la pena

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Palermo, 9 mar. (AdnKronos) – Compravendita di voti alle elezioni amministrative del Comune di Palermo e alle regionali della Sicilia del 2012. A distanza di quasi cinque anni, in cinque hanno patteggiato la pena, con pene tra sei mesi e un anno ciascuno. Hanno patteggiato la pena Angelo Guercio, Michele Giovanni Scannaliato, Giuseppe Monteleone e Calogero Di Stefano. Quest’ultimo è accusato anche di voto di scambio politico-mafioso. La sentenza è stata emessa dal gup Fabrizio Molinari. Altro quattro imputati hanno scelto il rito abbreviato e saranno processati il prossimo primo giugno. Fra loro spicca il nome del deputato regionale Roberto Clemente. Altri 21 hanno scelto il rito ordinario e saranno processati in tribunale. Nell’inchiesta sono coinvolti anche il deputato regionale Nino Dina, e l’ex deputato Franco Mineo. L’indagine nasce da una inchiesta condotta dalla Guardia di finanza che aveva scoperto, ascoltando alcune intercettazioni, come alcuni candidati, alle elezioni del 2012, offrivano denaro e posti di lavoro in cambi di voti.