Home Nazionale Palermo: concerto e mostra per celebrare i 120 anni del Teatro Massimo (2)

Palermo: concerto e mostra per celebrare i 120 anni del Teatro Massimo (2)

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(AdnKronos) – La seconda è la mostra di costumi di scena del Teatro Massimo “Artisti e artigiani di eccellenza” ideata e organizzata da Gloria Martellucci dell’associazione Amici del Teatro Massimo con la collaborazione della musicologa Anna Tedesco, che si inaugurerà nella Sala pompeiana giovedì 11 maggio alle 17.30. A essere esposta sarà una parte di quel giacimento di figurini e costumi che racconta la storia del teatro e l’eccellenza dei suoi sarti e dei suoi artisti. Terza iniziativa al via è l’imponente progetto di restauro (che si farà rigorosamente a teatro aperto) finanziato con i fondi del Patto per Palermo che partirà nei prossimi giorni con il recupero delle due scale storiche, con circa 2 milioni e mezzo di euro, e che si svilupperà in altri sette macro-interventi che si concluderanno nel 2023.
“Festeggiamo in maniera sobria e nel segno della concretezza – dice il sovrintendente Francesco Giambrone -. Sobrietà vuol dire che festeggiamo con un concerto dei nostri complessi artistici guidati dal nostro direttore musicale che eseguiranno una Sinfonia non a caso chiamata Resurrezione, e con una mostra che racconta un pezzo del nostro passato. La concretezza sta nel regalo più bello che si può fare a questo teatro, cioè i 22 milioni del Patto per Palermo con cui finalmente si potranno fare gli interventi strutturali che il Massimo aspetta da anni. Di questa nostra storia voglio ricordare due persone: Attilio Orlando, che fu il sovrintendente della riapertura e che ebbe il gravosissimo compito di spostare l’attività da un luogo all’altro, e Ferruccio Barbera, che lanciò la corsa degli sponsor che in quell’occasione si riunirono intorno al teatro, la stessa mobilitazione che serve oggi e per cui faccio appello. Questo è un Teatro in buona salute, che ha appena chiuso il suo quarto bilancio in attivo, che ha riaperto alle assunzioni di personale tecnico, che ha accolto l’anno scorso quasi 250 mila tra spettatori e visitatori paganti, che ha visto un incremento del 41 per cento delle entrate proprie, che ha una percentuale di occupazione della sala del 76 per cento, che fa tourneé ogni anno e che ospita grandi artisti internazionali”.
Una storia, quella del Teatro Massimo, strettamente connessa a quella della città. “Il Massimo – aggiunge Giambrone – si inaugura nella stagione della Belle Epoque, quando la città è una capitale economica e culturale grazie ai Florio, ai Basile, ai Ducrot, chiude nella stagione più buia, quando Palermo rinnega la sua bellezza con il suo ‘sacco’ e assiste inerme e in parte complice al dilagare della violenza mafiosa. Il teatro riapre negli anni della rivolta civile che segue alle stragi mafiose del 1992 in una stagione di nuovo impegno di un’intera comunità. Oggi il Teatro Massimo è diventata la casa dei palermitani, una casa sempre aperta, 365 giorni all’anno, che accoglie famiglie, bambini, signore in lungo e giovani in jeans”.