Home Nazionale Palermo: Di Benedetto (M5s), dopo rilievi Mef sindaco si dimetta

Palermo: Di Benedetto (M5s), dopo rilievi Mef sindaco si dimetta

0

Palermo, 27 nov. (AdnKronos) – “Palermo è diventata la capitale italiana delle violazioni di legge, altro che capitale nazionale della cultura. I 46 rilievi degli ispettori del ministero dell’Economia e delle Finanze rispetto alla gestione del Comune sono talmente gravi da indurre il sindaco Leoluca Orlando, se non credesse di essere inamovibile, a dimissioni immediate. Avevamo già denunciato con una nostra interrogazione parlamentare le stesse nefandezze legate alla sua gestione politica. Esse sono uno schiaffo ai cittadini che soffrono ogni giorno, tra tasse in aumento e l’abbandono del potere”. A dirlo è la deputata del M5s, Chiara Di Benedetto, capogruppo in commissione Cultura, a proposito dei rilievi contenuti nella relazione degli ispettori del Mef sul sistema di gestione del Comune.
“Il ministero ha contestato al Comune – spiega la parlamentare – un eccesso di personale in servizio, la mancata osservanza del limite per le spese di personale rispetto a quelle correnti, la violazione del principio di adeguato accesso di risorse umane dall’esterno e irregolarità nel fondo per la produttività di personale. Altre irregolarità – aggiunge Di Benedetto – sono state ravvisate nel conferimento di incarichi dirigenziali e nelle relative proroghe; nell’assegnazione di funzioni gestionali al dirigente di ruolo delle Relazioni istituzionali; negli incarichi a responsabili dello staff; nel superamento dei limiti di legge per le spese di personale a tempo determinato”. E ancora “nelle procedure sulle progressioni economiche orizzontali; nell’erogazione di compensi ai titolari di posizioni organizzative e all’Avvocatura comunale, di talune indennità di rischio e dell’incentivo tecnico; nella nomina del dirigente responsabile del Coordinamento interventi Coime; nella costituzione e utilizzo del fondo per il trattamento accessorio dei dirigenti; nella vicenda della maggiorazione dell’indennità di posizione al segretario generale; nell’erogazione dei diritti di rogito e in proroghe a Global Service”.
“Grossi problemi sono stati inoltre formalizzati – conclude Di Benedetto – anche in ordine a rapporti del Comune con Amap, Rap, Amg Energia, Amia, Reset e Gesap. Se il rapporto del ministero non bastasse al cieco e sordo Orlando a fargli lasciare la poltrona, cui è incollato tipo cozza, esso rappresenta invece un quadro nitido per i palermitani, i quali ora sanno che il municipio è stato negli anni gestito come una sorta di club per amici”.