Home Nazionale Palermo: indagati blitz antidroga, ‘ci dobbiamo arrendere? E come campiamo?’

Palermo: indagati blitz antidroga, ‘ci dobbiamo arrendere? E come campiamo?’

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Palermo, 28 feb. (AdnKronos) – Turni h24 per assicurare una copertura completa nell’attività di spaccio e una grande ‘dedizione’ al lavoro. L’unico in molti casi, da cui dipendeva la sopravvivenza di intere famiglie. La quasi totalità degli indagati del blitz antidroga ‘Teseo’, eseguito dai carabinieri della Compagnia Palermo San Lorenzo e che all’alba di oggi ha portato all’arresto di 24 persone, non aveva un altro lavoro. Lo spaccio di hashish, marijuana e cocaina tra i padiglioni dello Zen 2 era l’unica fonte di sostentamento, alla quale, spiegano gli investigatori “si sono costantemente dedicati”. Ecco, perché gli arresti dei pusher e i continui sequestri di droga gettavano nello sconforto i membri dell’organizzazione, colpiti da una continua emorragia di denaro.
Intercettati dalle cimici degli investigatori parlano degli ultimi arresti. “Ho sentito il fatto di Nunzio (Brancato, ndr). Minchia ra suorti!”, dice Massimiliano Zarcone, ritenuto dagli investigatori dell’Arma capo dell’organizzazione insieme ad Antonino Mazza e Salvatore Bonura, anch’essi arrestati. Un arresto che secondo Zarcone è frutto di una soffiata: “Tonino, però sempre io spione c’è, Tonino!”.
Ma proprio Mazza appare sfiduciato dall’ennesima cattura: “Che vuoi fare, Ma’ (Massimo, ndr)… ci dobbiamo arrendere” dice rivolgendosi a Zarcone, che subito replica: “Ci dobbiamo arrendere?! No, la min… ! E come campiamo?!”.