Palermo, 24 feb. (AdnKronos) – A poche ora dalla presentazione della candidatura del giovanissimo Ismaele La Vardera a sindaco di Palermo è bufera sull’ex Iena dal ciuffo rosso. A fare scattare la polemica è stato il programmo del giornalista. Una parte, quella dedicata ai giovani, è identica a quella di Paolo Micheli per Segrate, piccolo comune del milanese. “Sono i giovani il futuro della nostra città – si legge nel programma di La Vardera – I loro talenti sono preziosi per la comunità. Intendiamo in tal senso: stimolare e favorire ampie iniziative che agevolino fra e con i giovani momenti di aggregazione, dialogo, condivisione e supporto sul territorio (campus, doposcuola, attività sportive, ripetizioni scolastiche, ecc…), integrando le attività in tal senso già svolte da parrocchie, associazioni, centri sociali”. Tutto identico al programma di Segrate, persino nella punteggiatura.
E oggi arriva il mea culpa di La Vardera che utilizza il web per scusarsi: “Abbiamo presentato il programma con delle idee e abbiamo preso degli spunti – dice – Un ragazzo ci ha mandato questa proposta sui giovani che ho ritenuto buona. Non mi aveva detto che era stata presa dal programma del candidato di Segrate. Ma questo cosa significa? Una cosa è dire che copio il programma, che è cosa falsa. Io non ho copiato il programma dal candidato sindaco di Segrate. Il ragazzo non mi ha detto che quel punto dedicato ai giovani era stato preso da un altro programma”.
“Ma in ogni caso – dice – se l’idea viene da Sassuolo o Milano allora è buona, altrimenti no? Una cosa è dire che io copio ilo programma… Certo, io faccio ammenda perché dovevo controllare meglio, è comprensibile e mi assumo anche io la colpa per un errore in buona fede”. Ma poi se la prende con la stampa e dice: “Evidentemente stiamo iniziando a dare fastidio a qualcuno…”.