Home Nazionale Palermo: rapine a casa di anziani travestiti da ispettori Inps, quattro arresti (2)

Palermo: rapine a casa di anziani travestiti da ispettori Inps, quattro arresti (2)

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(AdnKronos) – Le indagini hanno così permesso di risalire in poco tempo all’identità dei due. Durante l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare e delle contestuali perquisizioni, i militari hanno rinvenuto nella disponibilità degli stessi Fiaschè e Crescimone una somma ingente di denaro contante, sequestrando altresì un conto deposito postale e due telefoni cellulari. L’esame dei filmati, delle immagini e delle conversazioni WhatsApp, estrapolati proprio dai telefoni cellulari in uso agli indagati, hanno consentito di acquisire importanti elementi investigativi.
Nello specifico, i militari dell’Arma sono riusciti a trovare nella memoria dei cellulari, rinvenuti nella disponibilità di Fiaschè e Crescimone, diverse foto raffiguranti mazzette di banconote di diverso taglio o ancora gli indagati in compagnia tra loro e con addosso diversi monili in oro. Inoltre, sono state rinvenute alcune foto ritraenti la località dove poco prima gli stessi avevano commesso il reato, mentre in altri filmati si vedevano gli indagati nell’atto di scambiarsi battute riferite a presunti furti appena consumati. Le indagini successive, sviluppate proprio sulla base di queste rilevanti acquisizioni informative, hanno consentito di far luce su ulteriori sette furti, commessi in concorso tra loro nelle province di Caltanissetta, Palermo e Catania, documentando le responsabilità penali degli odierni indagati.
La banda, specializzata nella particolare attività delittuosa, utilizzava sempre lo stesso “modus operandi”, atteso che si presentavano a casa delle loro vittime, abitualmente la mattina ed in alcune occasioni nel primo pomeriggio, asserendo di essere medici dell’I.N.P.S. e mentre fingevano di dover procedere con una visita medica, necessaria a “sbrigare” la pratica relativa alla pensione o quella relativa ad ottenere l’assistenza domiciliare, approfittavano della distrazione degli anziani per rubare tutto il denaro e gli oggetti d’oro che riuscivano a trovare in casa; in altri casi invitavano le vittime a togliersi le fedi o le collane indossate per poterle visitare meglio, riuscendo in questo modo a sottrare loro anche i monili aventi un alto valore affettivo. Al riguardo, l’Arma dei Carabinieri è impegnata già da tempo su tutto il territorio “Madonita”, svolgendo incontri con le comunità locali, nei locali messi a disposizione dalle Chiese e dai Comuni, per fornire informazioni e spiegare, principalmente agli anziani, come comportarsi in situazioni come quella verificatasi ad Alimena ed in altri territori della stessa provincia di Palermo.