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Palermo: scintille in tv su legalità tra Forello e Ferrandelli

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Palermo, 31 mag. (AdnKronos) – Nuove scintille, questa volta in diretta tv nazionale, tra i candidati sindaco di Palermo Ugo Forello del M5S e l’ex Pd Fabrizio Ferrandelli, sostenuto dal centrodestra. I due giovani candidati, ospiti della trasmissione ‘DiMartedì’ di Giovanni Floris, si sono pizzicati, ancora una volta, sulla legalità. Al confronto a distanza ha partecipato anche il sindaco uscente Leoluca Orlando. Ed è proprio Orlando, parlando della legalità, a ricordare: “La mia amministrazione e la mia giunta non sono mai state toccate da indagini”. E poi ha lanciato la stoccata al candidato Ferrandelli: “Vorrei ricordare che c’è qualcuno che si candida essendo indagato per voto di scambio mafioso ed essendo sostenuto da un condannato per mafia”, facendo riferimento all’ex Governatore Salvatore Cuffaro, che ha scontato una condanna per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra. Ma Ferrandelli non ci sta e replica, attaccando senza nominarlo, il candidato grillino Forello: “Noi siamo per la legalità praticata. In questa terra siamo stati abituati per troppo tempo ai professionisti dell’antimafia e a coloro che sulla legalità hanno costruito carriere e spesso anche dei profitti sulla gestione dei beni confiscati e delle associazioni antiracket”. Forello è tra gli ideatori di ‘Addiopizzo’ e nei giorni scorsi era finito in una conversazione registrata a Montecitorio presso la sede del M5S, in cui veniva attaccato.
Ma il candidato M5S non ci sta e controbatte: “Bisogna impedire che il sistema mafioso possa continuare a fare affari in questa città. Niente lezioni da chi è indagato e fa accordi politici con un condannato in via definitiva come Cuffaro”. E Ferrandelli risponde prontamente: “Io ho praticato la legalità togliendo i bambini dalla strada senza staccare parcelle in associazioni utilizzando l’antimafia. Io ho sempre collaborato alle indagini. Non mi sono mai avvalso della facoltà di non rispondere, come hanno fatto i compagni di partito di Forello. Forse il suo proclama sarebbe corretto se non fosse candidato in un partito di indagati”. E Forello ricorda che gli indagati per l’inchiesta sulle firme false, a cui si riferisce Ferrandelli, sono stati sospesi. Ma annuncia anche querela.