Home Nazionale Pavia: sindaco Seveso, fatto molto su prevenzione ma rischio zero non esiste

Pavia: sindaco Seveso, fatto molto su prevenzione ma rischio zero non esiste

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Milano, 6 set. (AdnKronos) – “In questi anni si è fatto molto dal punto di vista della prevenzione, ma non si possono eliminare i rischi al 100 per cento”. A parlare è Paolo Butti, il sindaco di Seveso, la città brianzola dove 41 anni fa un’incidente all’industria chimica Icmesa provocò la dispersione in aria di una nube di diossina con conseguenze sulla salute, negli anni, per centinaia di persone. Fu un disastro ambientale di cui Seveso e le città della zona portano ancora i segni. Oggi, il pericolo diossina si registra a Mortara, in provincia di Pavia, dove una colonna di fumo nero sta preoccupando i cittadini dopo l’incendio divampato questa mattina dallo stabilimento di rifiuti pericolosi e recupero metalli, la Eredi Bertè Antonino.
“Il nome di Seveso – dice il sindaco Butti all’Adnkronos – è diventato oggi sinonimo di normative che hanno fatto fare passi avanti concreti nella prevenzione a livello europeo”. Tuttavia, sostiene, “bisogna aver chiaro che nel caso di aziende di rifiuti se c’è del dolo si tratta di un discorso diverso, che non ha nulla a che fare con la prevenzione dei rischi”. Il consiglio che Butti si sente di dare alle amministrazioni del territorio che possono incorrere in questi incidenti è “lavorare sulla popolazione rendendo consapevoli i cittadini dei reali fattori di rischio”. A Seveso, ad esempio, “l’aumento dello stress per la nube tossica ha fatto crescere anche il numero delle patologie cardiache”. Dunque, “bisogna stare attenti anche con l’eccesso di allarmismo”.