(AdnKronos) – Tra gli incerti alla Camera ci sarebbero Eleonora Cimbro, Michele Mognato e Paolo Fontanelli. Quest’ultimo, vicino a Massimo D’Alema dai tempi della Normale, riferiscono che starebbe subendo un pressing molte forte nella sua Pisa per restare nel Pd. Tra quelli che riflettono, ma secondo i rumors avrebbero già deciso di non uscire, ci sono Enzo Lattuca e Giuseppe Lauricella, entrambi componenti della Affari Costituzionali con Giorgis. Altro interrogativo è sul lettiano Marco Meloni.
Al Senato sono dati in uscita i bersaniani Miguel Gotor, Maurizio Migliavacca, Doris Lo Moro, Federico Fornaro, Maria Grazia Gatti, Cecilia Guerra, Paolo Corsini, Carlo Pegorer, Silvio Lai, Claudio Micheloni, Felice Casson, Lodovico Sonego, la bindiana Nerina Dindirindin, la civatiana Lucrezia Ricchiuti. Ancora incerti Walter Tocci e Massimo Mucchetti. Nel nuovo gruppo potrebbero confluire l’ex-Pd Corradino Mineo e gli ex-Sel Luciano Uras e Dario Stefàno.
A Montecitorio invece ci sarà la confluenza con i fuoriusciti di Arturo Scotto da Sinistra Italiana. Sarebbero tra i 16 e i 18 deputati. Insomma, oltre 30 parlamentari in tutto. I bersaniani ne contano 38. Ci sarà anche da tenere conto delle scelte che faranno gli ex-Pd Alfredo D’Attorre, Stefano Fassina e Pippo Civati. Con Scotto, i bersaniani dovranno concordare presidente e nome del nuovo gruppo. Si parla, tra le varie ipotesi, di ‘Democratici e progressisti’. “Noi siamo democratici -dicono i bersaniani- e quelli di Scotto sono progressisti. Potrebbe andare”.