Roma, 3 apr. (AdnKronos) – “Chi ci voleva depressi, accartocciati su noi stessi e ridimensionati, in particolare dopo il risultato del referendum costituzionale e la dipartita di chi, nei fatti, la nostra comunità l’aveva abbandonata e tradita da tempo, deve fare i conti con un partito più forte, più vivo, più democratico di prima”. Così Roberto Giachetti, deputato Pd e vice presidente della Camera dei Deputati, commenta l’esito della prima fase del congresso del Partito democratico su italiaincammino.it.
A proposito del risultato della mozione Renzi a Roma, Giachetti parla di “un vero salto di qualità in termini di partecipazione al voto (58% nel 2013, 71% nel 2017) e, soprattutto, una netta, inequivocabile, fondamentale inversione di tendenza nei confronti di Matteo Renzi (63%)”. “Se penso alle condizioni disperate nelle quali abbiamo svolto la campagna elettorale e alla durissima sconfitta subita – continua il vicepresidente della Camera- i risultati di oggi appaiono quasi un miracolo laico. C’è in questa città una comunità viva che si è espressa chiaramente per un vero cambiamento e che ripone nella leadership di Renzi la speranza che esso sia radicale ed immediato. Il lavoro svolto dopo la sconfitta di un anno fa, con umiltà, dedizione e passione, nonostante il clima di scoramento, a volte scientemente messo in atto dal nostro interno, ha certamente contribuito a questo straordinario risultato”.
“Ora – conclude Giachetti – bisogna andare avanti, consapevoli che abbiamo davanti a noi ancora tanto da ricostruire, intanto attraverso una straordinaria mobilitazione in vista delle primarie del 30 aprile e poi con un’azione politica seria e costruttiva per la nostra città. Abbiamo poco meno di un mese per consolidare questo risultato e trasformarlo in una grande occasione di rilancio del Pd a Roma. Io mi impegnerò a girare ‘Tutta Roma’ per contribuire a questo obiettivo e rivolgo un appello sincero e appassionato a tutti coloro che hanno voglia di crederci, di credere che abbiamo dinanzi a noi una favolosa opportunità di fare altrettanto. Di dimostrare che ci siamo e che ci crediamo”.