Roma, 18 gen. (AdnKronos) – “A noi non ci disturba nessuno…”. Pier Luigi Bersani scherza con i cronisti in Transatlantico sulle trattative attorno alla nuova segreteria di Matteo Renzi. Si ironizza nella minoranza sull’attesa creata attorno ai nomi, chi entra e chi no. “Pensare di rilanciare un partito facendo una segreteria nuova è come voler fare una ciambella iniziando dal buco…”.
Della nuova squadra di Renzi dovrebbe far parte anche il già “bersanianissimo”, come lo definiscono con tono gelido alcuni parlamentari della minoranza, Andrea Rossi. “Fare l’organizzazione di un partito è una cosa seria, è un ruolo delicato a cui una volta -dicono i bersaniani- ci si arrivava dopo aver accumulato parecchia esperienza. Devi unire le persone alla politica e se c’è qualche problema su Tizio o Caio da qualche parte ne devi rispondere. Questo in un partito, ma se si vuole far solo gazebo, banchetti e show allora ci puoi mettere chiunque…”.
Nè convince la minoranza la nuova linea renziana di uscire dal Palazzo, tornare in mezzo alla gente. “I pullman, le visite a sorpresa a Scampia… Per carità, meglio un segretario che gira per l’Italia di uno che sta chiuso al partito, ma con gli eventi mediatici non si va da nessuna parte e non si risolvono i problemi di un partito che ormai ha meno tesserati di un’associazione”.