Home Nazionale Pd: Saletti a Renzi, Italia 2020 operazione inutile di sola comunicazione

Pd: Saletti a Renzi, Italia 2020 operazione inutile di sola comunicazione

0

Milano, 29 giu. (AdnKronos) – Italia 2020 è una “inutile operazione di comunicazione “. Non usa mezzi termini né giri di parole Achille Saletti, segretario del Circolo democratico della Pallacorda di Milano, per spiegare all’AdnKronos la sua opinione sulla ‘due giorni’ che prenderà il via domani a Milano, sotto l’egida di Matteo Renzi. Da riunione dei circoli del Pd, “quale doveva essere inizialmente”, a una sorta di Leopolda milanese, come qualcuno l’ha ribattezzata, che secondo Saletti è semplicemente inutile. “Io non parteciperò” chiosa. E pensare che Saletti è un renziano della prima ora, anche oggi deciso sostenitore del segretario dem. Però, dice, niente ipocrisie: “sostengo Renzi, ma il miglior modo per farlo è sottolineare gli sbagli passati e presenti per non ripeterli in futuro”.
E di kermesse alla maniera della Leopolda, con tanto di nomi illustri che intervengono a dire la loro, non se ne sente (più) il bisogno, spiega. Va bene l’operazione di marketing, ma il Paese ha problemi stringenti e drammatici da affrontare, subito. Con ascolto, riflessioni e proposte. A partire da lavoro. “Non è questo – evidenzia Saletti – l’ascolto di cui il paese ha bisogno. Penso che le iniziative legate ad un confronto sui temi di questo paese debbano essere altre. Don Ciotti per esempio non è un portatore di idee nuove, pur essendo persona nobilissima”. Serve, invece, ripartire da alcuni temi dirimenti e chiamare persone capaci che siano in grado di mettere sul tavolo proposte concrete. Invece, “pensiamo sempre di dovere pescare fuori dal partito, quando all’interno e vicino a noi ci sono tante e valide competenze”.
Insomma, il messaggio è chiaro: “basta personaggi noti” che servono solo a fare audience. Per esempio, “perché un evento con Farinetti – dice il segretario del Circolo della Pallacorda – quando di start up nel paese ce ne sono ben altre e con persone più titolate a intervenire? Basta uno sguardo nel partito e nelle ‘zone limitrofe’ per vedere quante straordinarie competenze si possono mettere in campo”. Poi, bisogna individuare “tre temi dirimenti: lavoro, welfare e politiche industriali del futuro” e su quelli lavorare senza distrazioni. E, invece, di distrazioni ce ne sono tante con un “partito che è ancora troppo ostaggio di dinamiche interne che non sono altro che logiche di potere. Renzi ha provato a cambiare, ha fatto di tutto, ma queste dinamiche ce le portiamo sempre dietro e sono la chiara rappresentazione del fallimento della classe dirigente”.