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Pediatria: Bambino Gesù, il vademecum per i primi mesi di vita del piccolo

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Roma, 2 ott. (AdnKronos Salute) – Quali sono le tappe fondamentali della crescita e dello sviluppo del bambino nel primo anno di vita? I medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma hanno risposto a questa domanda scandendole in un calendario suddiviso in quattro mini-fasce d’età. Il documento è riportato nel nuovo numero di ‘A scuola di salute’, il magazine digitale a cura dell’Ibg (Istituto Bambino Gesù per la salute del bambino e dell’adolescente) diretto da Alberto G. Ugazio.
La prima mini-fascia di età indicata dai pediatri va da zero a trenta giorni. Alla nascita – spiegano in un estratto gli esperti dell’ospedale capitolino – il bambino si presenta con un peso definito normale quando è incluso tra i 2.500 e i 4.500 grammi. In media – osservano – il peso-nascita è di circa 3.300 grammi. Nel corso delle settimane crescerà di circa 20-30 grammi al giorno. Per legge tra le 48 e le 72 ore di vita viene effettuato lo screening neonatale, che consiste in una puntura eseguita sul tallone del piccolo che consente di diagnosticare precocemente alcune malattie ereditarie che interessano il metabolismo.
Tatto e udito – ricordano i pediatri – sono già sviluppati alla nascita. Oltre ai normali movimenti di gambe testa, in questa fase sono presenti i ‘riflessi arcaici’, risposte riflesse automatiche, come quello di prensione e quello di suzione, che scompaiono poi nel corso dei mesi. Il piccolo può nutrirsi al seno con il latte materno già poco dopo il parto: il numero delle poppate varia tra le 8 e le 12 nell’arco della giornata. Durante il primo mese di vita il bambino dorme dalle 16 alle 18 ore al giorno.
Il neonato comunica soprattutto attraverso il pianto, con cui può chiedere il latte oppure lamentarsi per le coliche gassose. Quest’ultime colpiscono circa il 10% dei bambini nei primi mesi di vita. Quasi l’80% delle mamme pochi giorni dopo il parto accusa stati di malinconia e tristezza (Baby Blues), che in genere scompaiono nel giro di poco tempo. Tuttavia – precisano i medici – il 10% circa delle neo mamme accusa la depressione post-partum, curabile con la psicoterapia o terapia farmacologica. Nel primo trimestre, che corrisponde alla seconda mini-fascia individuata dagli specialisti, un lattante sano cresce in media 25-30 grammi al giorno e va pesato una volta alla settimana. E’ importante che assuma una quota di liquidi e nutrienti adeguata ai fabbisogni, raccomandano i pediatri, e per questo sarà sufficiente verificare che il bambino allattato al seno deglutisca in modo adeguato o che dorma 2-3 ore tra una poppata e l’altra. L’adeguato accrescimento andrà verificato con una visita mensile.
Nei primi 3 mesi di vita il bambino utilizza una visione periferica, con la coda dell’occhio. A cominciare dai 2 mesi migliora la messa a fuoco e comincia vedere i volti nel dettaglio. Anche nei primi 3 mesi l’alimentazione consisterà nell’assumere latte materno e solo in caso di impossibilità della madre si ricorrerà al ‘latte in formula’. Il sonno nel lattante dura di norma tra le 18 e le 20 ore al giorno. A partire da questa fase – avvisano i pediatri – l’attività e la curiosità del bambino lo esporranno a pericoli tra cui quelli domestici e quelli legati alle infezioni.