Palermo, 30 gen. (AdnKronos) – “Le periferie esistenziali sono anche e soprattutto in Rete. E lì, dove Dio viene ignorato, per i pedofili è tutta manna dal cielo. Grazie al deep web la pedofilia riesce ora a presentarsi come una nuova forma di amore per i bambini o anche di atteggiamento culturale. E se si passa ai numeri, almeno 1 bambino su 5 ha ricevuto proposte a sfondo sessuale a mezzo Facebook e chat”. E’ questo lo scenario tratteggiato da don Fortunato Di Noto, il sacerdote fondatore dell’Associazione Meter onlus.
Don Di Noto afferma con forza il suo “no ad un uso dei social fai-da-te” ma soprattutto evidenzia il rischio proveniente dalla “adultizzazione” dei bambini, spesso vittime passive dei social media. “Ormai – afferma – non serve più a niente osservare solo il comportamento verbale dei nostri figli. C’è molto altro innanzi a cui abbiamo il dovere di interrogarci e soprattutto vigilare. Perché non esistono figli degli altri, sono tutti figli nostri”.