Roma, 27 giu. (AdnKronos) – Il prezzo del petrolio dovrebbe aggirarsi intorno ai 50 dollari al barile a livello medio annuo quest’anno. A sostenerlo è Unione Petrolifera (Up) in occasione della sua Assemblea annuale. Per l’intero 2017 le stime più ricorrenti degli analisti, rilevano, prevedono un secondo semestre in linea con il primo, con fluttuazioni significative e con una media anno che si dovrebbe attestare sulla parte inferiore della forchetta 50-60 dollari al barile.
La media dei primi 6 mesi del 2017 al momento si attesta a circa 52 dollari al barile, circa il 33% in più rispetto alla media dello stesso periodo del 2016.
In questa prima parte del 2017, rileva ancora Up, si è assistito ad un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta di petrolio grazie al taglio alla produzione da parte dei principali paesi produttori (Opec e non Opec). Ciò dopo il forte incremento del 2015 che aveva portato ad un ‘collasso’ dei prezzi che aveva causato una forte riduzione dell’offerta Usa che, tuttora, rimane la principale incognita del mercato. Determinante per le dinamiche future, sarà l’andamento della domanda che, secondo l’Aie, è destinata a crescere tanto da superare nell’ultimo trimestre del 2018 la ‘soglia psicologica’ dei 100 milioni di barili al giorno.