Home Nazionale Pfas: Zaia scrive a Gentiloni per sollecitare fondi per approvvigionamento idrico

Pfas: Zaia scrive a Gentiloni per sollecitare fondi per approvvigionamento idrico

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Venezia, 25 lug. (AdnKronos) – Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni e al Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti per sollecitare l’erogazione dei più volte annunciati finanziamenti statali per la realizzazione di interventi infrastrutturali sulle reti acquedottistiche, che serviranno per l’approvvigionamento idrico dei territori del Veneto esposti all’inquinamento da sostanze perfluoro-alchiliche (Pfas).
Nella sua lettera il presidente sottolinea come, a partire da maggio 2013, la Regione si trovi “ad affrontare uno dei più vasti fenomeni di inquinamento delle acque superficiali e delle falde acquifere degli ultimi anni, dovuto a contaminazione di sostanze perfluoro-alchiliche (Pfas) in una vasta area tra le Province di Vicenza, Padova e Verona. La complessità della gestione dell’emergenza ha primariamente coinvolto la tutela sanitaria della popolazione; basti pensare al colossale progetto di biomonitoraggio della popolazione colpita dall’inquinamento organizzato e messo in atto dalla sanità regionale con la supervisione dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’OMS, che dovrà protrarsi per anni, coinvolgendo decine e decine di migliaia di persone, che testimonia le dimensioni del fortissimo impegno ad ogni livello della Regione Veneto”.
Ma il presidente ricorda anche che “moltissimo è stato fatto soprattutto sotto il profilo della tutela ambientale”, evidenziando le principali iniziative messe in campo a partire dalle analisi da parte di ARPAV, con l’identificazione della fonte principale di contaminazione, individuata nella ditta Miteni S.p.A. di Trissino, e la messa in sicurezza gli acquedotti con adeguati sistemi di filtraggio, consentendo, già a poche settimane dalla conoscenza del fenomeno evidenziata dai Ministeri competenti, la distribuzione di acqua potabile nel rispetto dei livelli di performance stabiliti, anche se in una fase successiva, dall’Istituto Superiore di Sanità.