Home Nazionale Porti: Monti (Autorità Sicilia occidentale), sarò l’uomo del fare

Porti: Monti (Autorità Sicilia occidentale), sarò l’uomo del fare

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Palermo, 27 lug. (AdnKronos) – “Mi reputo l’uomo del fare. E’ importante agire con stile, trasparenza e rispetto delle norme”. Si presenta con queste parole, Pasqualino Monti, 43 anni, il nuovo Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia Occidentale, al primo incontro con la stampa. Un incontro avvenuto alla presenza dei sindaci di Porto Empedocle, Ida Carmina, di Palermo, Leoluca Orlando e di Termini Imerese, Francesco Giunta. Assente ‘giustificato’ il commissario straordinario del Comune di Trapani, Francesco Messineo. Presenta anche il comandante della Capitaneria di porto di Palermo, Direttore marittimo della Sicilia occidentale, Gaetano Martinez. Tra i primi punti del programma stabilito dal giovane Presidente Monti, voluto dal ministro Graziano Delrio, e che lo stesso ha voluto ringraziare durante la conferenza stampa, la costituzione di un comitato di gestione dell’Autorità portuale di Palermo, “forse già la prossima settimana”. Subito dopo verranno presi in gestione i porti di Trapani e Porto Empedocle, per poi disegnare una mappa industriale dei quattro scali, cioè Trapani, Porto Empedocle, Palermo e Termini Imerese “per provare a fare un’offerta unica sul mercato che rappresenti la nostra autorità di sistema portuale della Sicilia Occidentale”.
“Bisogna partire dal rispetto tra l’autorità portuale e la Capitaneria di Porto – dice Pasqualino Monti – Ci saranno 15 authority che svolgeranno le mansioni delle autorità portuali ma lo faranno in coordinamento nazionale”. Insomma, inizia oggi il nuovo corso dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale. “I porti rappresentano un gateway d’importazione. Da Palermo si guarda al mar Tirreno, alla parte occidentale del Paese – spiega Monti – E Palermo può diventare una piattaforma capace di coordinare il transito delle crociere e i passeggeri delle autostrade del mare”. Ecco perché “è necessario dunque garantire un piano industriale che sia la quadra di una sinergia complessiva”.