Home Nazionale Poste: Esposito, situazione Sda inaccettabile, prefetto ristabilisca legalità (2)

Poste: Esposito, situazione Sda inaccettabile, prefetto ristabilisca legalità (2)

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(AdnKronos) – E sono assolutamente false, sottolinea Esposito, “le dichiarazioni dei Cobas che hanno affermato su alcuni giornali la serrata da parte dell’azienda. Solo negli ultimi giorni la Prefettura di Milano, incalzata dalla Commissione Trasporti del Senato, e a quanto ci è stato comunicato da Sda e dal gruppo Poste, ha cercato di esperire un debole tentativo di mediazione soprattutto chiedendo a Sda di assecondare tutte le richieste delle organizzazioni di protesta nonostante le responsabilità siano esclusivamente a loro ascrivibili”.
In particolare, rileva l’esponente del Pd, “oltre alle condizioni di rientro già concordate (rotazione dei lavoratori al 50% delle giornate lavorative) l’accordo prevedeva: rientro al lavoro a tempo pieno al 20/11 (tutt’altro che scontato visti i volumi persi da Sda nel frattempo) e richiesta di integrare lo stipendio di settembre che verrà erogato dal fornitore (circa 300 euro) con anticipo di Tfr fino ad oggi maturato. Il tutto con l’impegno del Prefetto di Milano che se tale ennesimo accordo non fosse stato sottoscritto dalle organizzazioni entro lunedì 9 ottobre in mattinata (ennesima promessa) lo stesso avrebbe disposto lo sgombero dei manifestanti”.
L’impegno cosi come nelle precedenti occasioni, osserva Esposito, “non è stato mantenuto. Anzi i sindacati Cobas hanno ulteriormente rilanciato nell’incontro di ieri sera presso la Prefettura di Milano chiedendo l’impegno al ritorno al 100% degli organici entro il 10/11, a fronte della garanzia da parte di Sda al 20/11 non scontata visti i volumi persi a causa dello sciopero selvaggio attuato finora; l’aumento dell’anticipo TFR arrivando per tutti i lavoratori ad almeno 1500 euro netti. Da ultimo, cosa ancora più grave, nonostante il mancato rispetto degli impegni assunti la Prefettura nella giornata di ieri sera ha convocato l’ennesima riunione per rivedere i termini dell’accordo”, conclude Esposito.

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