Home Nazionale Poste: Giacomelli a Pd, pericoli da quotazione nuova tranche (2)

Poste: Giacomelli a Pd, pericoli da quotazione nuova tranche (2)

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(AdnKronos) – “Ma non è tutto: ha una raccolta di 500 miliardi di euro, che sono i risparmi di 32 milioni di italiani. Soprattutto pensionati, casalinghe, impiegati. Con 350 miliardi di euro di buoni e libretti postali e 130 miliardi di BTp, acquisiti con le giacenze dei conti correnti e la raccolta assicurativa, oggi Poste è la più grande cassaforte degli italiani e garantisce circa un quarto del debito pubblico”, scrive Giacomelli.
“Poste – prosegue il sottosegretario al Mise – è anche un player strategico nella trasformazione digitale del Paese. Proprio per questo, non è difficile immaginare che i soggetti interessati ad acquisire una seconda tranche di privatizzazione di Poste siano da ricercarsi tra gli investitori finanziari internazionali e che la collocazione sul mercato, per ottenere un esito positivo, debba garantire una stabilità di rendimento”.
“Sono due i pericoli che intravedo nel medio periodo. Se è vero – argomenta Giacomelli – che la politica dei dividendi rischia di entrare in crisi per una serie di motivi, temo che, per mantenere la promessa di alti rendimenti, si finisca per intervenire drasticamente su aspetti di minor interesse finanziario ma di maggiore utilità sociale, ovvero a discapito della rete di sportelli, del recapito, del personale dedicato ai servizi locali”.