Home Nazionale Ricerca: la regia dell’appetito, censiti 50 tipi di neuroni in area cervello

Ricerca: la regia dell’appetito, censiti 50 tipi di neuroni in area cervello

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Milano, 7 feb. (AdnKronos Salute) – Usando una tecnologia sviluppata ad Harvard un team di scienziati del Beth Israel Deaconess Medical Center ha catalogato più di 20 mila cellule cerebrali in una regione dell’ipotalamo nei topi. Lo studio pubblicato su ‘Nature Neuroscience’ ha identificato circa 50 distinte popolazioni cellulari, incluso un paio di tipi mai descritti finora che potrebbero essere alla base di parte del rischio genetico dell’obesità. Le nuove informazioni, spiegano gli autori, permetteranno di stabilire quale ruolo giocano i vari neuroni in quest’area.
“Sappiamo che l’ipotalamo è responsabile per funzioni base come mangiare e bere”, evidenzia l’autore principale del lavoro, John N. Campbell. “Ma non sappiamo quale tipo di cellule sia responsabile” all’interno di questa regione. Con le nuove tecnologie “ora siamo in grado di profilare ogni gene in decine di migliaia di singole cellule contemporaneamente e di iniziare a testarle una ad una per capire i loro ruoli funzionali”.
Campbell e colleghi hanno profilato appunto più di 20.000 cellule del cervello di topo adulto nell’ipotalamo arcuato e nell’adiacente eminenza mediana, una regione del cervello che controlla l’appetito e altre funzioni vitali. Oltre ad aver identificato 50 nuovi tipi di cellule, i ricercatori le hanno anche profilate in diverse condizioni di alimentazione: quando i topi mangiavano a volontà; sotto una dieta ricca di grassi (surplus di energia); e nel digiuno durante la notte (deficit energetico).
Infine, gli scienziati hanno analizzato precedenti studi di genome-wide association (Gwas) nell’uomo, che hanno rivelato varianti genetiche legate all’obesità. E così hanno acceso i riflettori su due nuovi tipi di neuroni che ritengono implicati nel controllo genetico del peso corporeo. Il team ha anche postato online il massiccio set di dati, mettendoli a disposizione dei ricercatori di tutto il mondo, nella speranza che le informazioni open-source accelerino il ritmo delle scoperte scientifiche nel campo della ricerca sull’obesità.