Home Nazionale Ricerca: parte il nuovo Iss, più investimenti e 2 mln di risparmio

Ricerca: parte il nuovo Iss, più investimenti e 2 mln di risparmio

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Roma, 7 feb. (AdnKronos Salute) – Restyling per l’Istituto superiore di Sanità, che riparte con una nuova organizzazione: 16 Centri nazionali, 6 dipartimenti, 2 centri di riferimento e un organismo notificato. A guidarli una squadra di ricercatori di riconosciuta qualità internazionale. Il nuovo assetto del più grande istituto di sanità pubblica in Italia e in Europa è stato presentato – oggi in una conferenza stampa a Roma – dal presidente dell’Istituto superiore di Sanità Walter Ricciardi e dal direttore generale Lino Del Favero, che hanno illustrato i ‘punti di forza’ dell’ente il cui bilancio è in attivo, mentre “i finanziamenti per i progetti di ricerca – ha sottolineato Ricciardi – sono crescita di 5milioni di euro. E nel 2017 sono in arrivo oltre 35 milioni”.
Non solo, con la nuova organizzazione, ha aggiunto Del Favero “abbiamo risparmiato circa due milioni di euro in termini di costo-beneficio che reinvestiremo in salute”. L’Iss è stato ridisegnato “in maniera coerente con la sua missione principale di tutelare la salute pubblica – ha detto Walter Ricciardi– valorizzando le alte competenze di cui dispone, capaci di produrre in un anno oltre 12 mila interventi tra controlli, valutazioni, pareri e ispezioni. Ma il nuovo istituto sarà in grado anche di investire sempre più risorse nella ricerca. È in crescita la previsione del finanziamento di progetti di ricerca scientifici. A fonte del finanziamento di 30 milioni di euro ottenuto lo scorso anno le entrate previste per il 2017 ammontano a circa 35 milioni. Questa è una delle nostre priorità perché è una ricerca pensata per tradursi in diagnosi e cura, a diventare tecnologia e a rappresentare uno strumento competitivo per la crescita economica del Paese”.
La ristrutturazione, pur sommando nuove competenze, è riuscita a eliminare molti duplicati. C’è stata una forte contrazione dei reparti che da 123 sono diventati 50 distribuiti in tutte le nuove strutture, aggregati secondo un disegno complesso ma coerente di funzioni trasversali. “Per conciliare la missione dell’Iss alla sostenibilità economica – sottolinea il dg Del Favero – serviva una macchina più efficiente e più snella. Il nostro modello permetterà un recupero in termini di costi/benefici di circa due milioni l’anno, una cifra che reinvestiremo in salute, a vantaggio dei cittadini”. (segue)