(AdnKronos) – Concentrarsi solo sul vantaggio fiscale è, però, sbagliato secondo Andrea Baron, managing director di Mfs. “Dal punto di vista commerciale – spiega il gestore all’Adnkronos – i pir hanno avuto successo e ne avranno ancora. Per noi è opportuno non concentrarsi solo sul vantaggio fiscale ma guardare a un’ottica di lungo periodo. Cioè a quale possa essere veramente il rendimento complessivo di questo investimento, dal momento che il mercato italiano è sottoperformante dopo la crisi economica”.
La raccolta delle società del risparmio gestito, negli ultimi mesi, è andata bene soprattutto per l’andamento dei mercati azionari: nel primo trimestre dell’anno gli indici azionari sono cresciuti del 6,7 per cento in Europa (Eurostoxx index). Secondo Federico Pons, country head per l’Italia di Henderson, “l’Europa, in generale, può proseguire sul trend di rendimenti positivi”.
In Italia, “i pir – dice – sono uno strumento ottimo dal punto di vista degli incentivi fiscali”. Al Salone, Henderson punterà su alcune small companies, società più piccole in Europa, “dove abbiamo un’expertise particolare: ancora una volta, puntiamo sull’informazione al cliente per far capire che con il ‘fai da te’ non si va lontano, ma bisogna affidarsi a gestori professionisti soprattutto per le small cap”. Quanto alla trasparenza, “in un’era dominata dalla digitalizzazione è fondamentale che i player del settore finanziario mettano la tecnologia a servizio del cliente”, dice Gianluca Talato, Responsabile Wealth Development Client Advisory in CheBanca. “Oggi più che mai il ruolo delle banche è quello di accompagnare il risparmiatore nelle scelte di risparmio e investimento in modo trasparente”.