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Salute: il pediatra su Istat, natalità riflette andamento economia

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Roma, 28 nov. (AdnKronos Salute) – “L’andamento della natalità testimoniato dai dati Istat riflette quello dell’economia reale. Per spiegare il calo delle nascite basta guardare i dati di qualche mese fa relativi alla disoccupazione, anche giovanile. Ma i dati Istat ci dicono anche un’altra cosa: oggi i giovani genitori sono sempre più consapevoli, si riducono le gravidanze indesiderate e si aspettano le condizioni per poter garantire ai figli un futuro”. Parola di Italo Farnetani, professore ordinario alla Libera università degli studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, che da anni studia i fenomeni legati a nascite e concepimento.
“Purtroppo i giovani italiani si trovano ad affrontare una prospettiva di precarietà che non aiuta a programmare l’allargamento della famiglia – dice Farnetani all’AdnKronos Salute – Magari ci si sposa, ma i figli si rimandano, in attesa di condizioni migliori. Quando queste arrivano, però, spesso l’età non consente di fare più di un figlio”. Così in Italia nascono sempre meno bambini, spesso da genitori non più giovanissimi. “Quanto alla natalità, si era registrata una piccola ripresa con il Jobs Act, ma poi si è visto che era un fuoco di paglia. I genitori oggi più che mai vogliono garantire una buona qualità di vita ai figli, per questo aspettano. Ma nessuno rinvia una gravidanza perché gli mancano i famosi 80 euro – dice il pediatra – Ecco perché sono convinto che occorrano misure concrete e pratiche per aiutare i genitori. In particolare relative alla custodia dei figli quando i genitori lavorano”.
“A tal proposito – riflette Farnetani – anche la legge che innalza l’età pensionabile non aiuta: i nonni devono continuare a lavorare e questo toglie un aiuto fondamentale per molte coppie con i figli piccoli”.