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Sanità: a Piero Angela il premio ‘Salviamo il nostro Ssn’

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Roma, 20 feb. (AdnKronos Salute) – A Piero Angela il premio ‘Salviamo il nostro servizio sanitario nazionale’. E’ il giornalista e divulgatore scientifico ad aggiudicarsi, quest’anno, il riconoscimento che gli verrà assegnato dalla Fondazione Gimbe, durante la 12.esima conferenza nazionale il 3 marzo a Bologna, per il “suo continuo impegno nel diffondere un’informazione scientifica chiara e basata sulle migliori evidenze scientifiche, al fine di demolire bufale, falsi miti, pseudoscienze e consumismo sanitario, contribuendo alla sostenibilità della sanità pubblica”.
L’Italia è “patria dei fenomeni Vannoni e Di Bella, oltre che di innumerevoli e meno noti sedicenti guaritori – ricorda Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – che promettono miracolose pozioni per curare le malattie più disparate, senza alcuna base scientifica, lucrando sulla disperazione di quei pazienti per cui la ricerca non ha ancora trovato terapie efficaci”.
“Parallelamente assistiamo inermi – sottolinea – alla diffusione a macchia d’olio di movimenti anti-vaccinisti, che fanno leva sull’inesistente relazione casuale vaccini-autismo, riferendosi a uno studio fraudolento ritrattato dalla comunità scientifica e il cui autore è stato radiato dall’ordine dei medici britannico”. A giudizio dell’esperto, “le aspettative della popolazione nei confronti di una medicina mitica e una sanità infallibile hanno raggiunto livelli inaccettabili per l’interazione di numerosi fattori: facilità di accesso attraverso Internet a informazioni non validate, assenza di un programma istituzionale di informazione sanitaria per cittadini e pazienti, progressiva medicalizzazione della società, anche grazie alle innumerevoli giornate per celebrare singole malattie e alla promozione di prestazioni sanitarie per ottenere e mantenere il consenso politico”.
“Se la spesa a carico dei cittadini per la sanità è in costante aumento – prosegue Cartabellotta – è altrettanto vero che in Italia assistiamo alla continua espansione di mercati (omeopatia, integratori, nutraceutica) per i quali mancano le prove di efficacia, se non addirittura esistono evidenze di peggioramento degli esiti di salute”.
A questo si aggiunge “l’imponente sovra-utilizzo di interventi sanitari (test diagnostici, farmaci, visite specialistiche), determinato certo dalle prescrizioni dei medici ma anche dalle insistenti richieste dei pazienti, generando inaccettabili paradossi: ad esempio, nonostante tra i Paesi dell’Ocse siamo al secondo posto per dotazione di risonanze magnetiche, abbiamo liste ‘attesa sempre più lunghe”.
“L’alfabetizzazione sanitaria, l’informazione istituzionale della popolazione su benefici e rischi degli interventi sanitari, la conoscenza del metodo scientifico, il coinvolgimento attivo di cittadini e pazienti nella valutazione e organizzazione dei servizi sanitari e il processo decisionale condiviso nella relazione paziente-medico, rappresentano strumenti irrinunciabili per aumentare l’appropriatezza della domanda, diminuire il rischio clinico, il contenzioso medico-legale e gli sprechi, contribuire alla sostenibilità della sanità pubblica”, conclude Cartabellotta, annunciando che “con il premio assegnato a Piero Angela la Fondazione Gimbe avvia una serie di iniziative per sensibilizzare cittadini e pazienti sull’importanza del metodo scientifico e di un giornalismo ‘evidence-based’ nel contribuire alla sostenibilità del Ssn”.