Home Nazionale Sesso: studio, nuovi neuroni all’origine di attrazione anche per stesso genere

Sesso: studio, nuovi neuroni all’origine di attrazione anche per stesso genere

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Roma, 2 mar. (AdnKronos Salute) – A far scattare l’attrazione sessuale potrebbero essere nuovi neuroni che, attivati nei circuiti olfattivi dai feromoni, innescherebbero comportamenti riproduttivi anche nei confronti di individui del proprio sesso. Ad affermarlo uno studio pubblicato sulla rivista del gruppo Nature ‘Scientific Reports’ dai ricercatori del Nico-Neuroscience institute Cavalieri Ottolenghi di Orbassano e del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino, guidati da Paolo Peretto.
La ricerca fa luce proprio sui meccanismi che stanno alla base della regolazione del comportamento d’attrazione sessuale e chiarisce come questo sia effettivamente un fenomeno biologico, indipendentemente dal sesso verso cui si è attratti. Il lavoro dimostra che nei topi maschi l’attrazione verso il proprio sesso o quello opposto dipende da una modulazione testosterone-dipendente del processo di neurogenesi adulta, cioè l’integrazione di nuovi neuroni nei circuiti che regolano il comportamento sessuale.
L’aggiunta di nuovi neuroni nella vita adulta rappresenta una forma di ‘plasticità neurale’, un meccanismo attraverso cui il cervello modifica la funzione dei suoi circuiti sulla base degli stimoli che provengono dall’ambiente. Tra questi stimoli, i feromoni nei topi regolano in modo sesso-dipendente l’integrazione di nuovi neuroni nei circuiti olfattivi che elaborano e filtrano stimoli sociali innescando i comportamenti riproduttivi.
I ricercatori avevano già dimostrato che i feromoni rilasciati dai maschi stimolano l’integrazione di nuovi neuroni esclusivamente nella regione olfattiva delle femmine, promuovendo alcuni comportamenti sessuali tipicamente femminili.
Ma adesso l’analisi in un modello di topolini maschi caratterizzati da un basso numero di neuroni ipotalamici (neuroni GnRH) ha messo in luce che il contatto con feromoni maschili, in presenza di bassi livelli di testosterone, produce nella regione olfattiva dei maschi gli stessi effetti di stimolo della neurogenesi normalmente osservati nelle femmine, e un’attivazione a valle nei circuiti nervosi che controllano il comportamento sessuale, secondo uno schema tipicamente femminile. Di conseguenza, questi maschi sono attratti maggiormente da individui dello stesso sesso.
“Ovviamente i topi, seppur mammiferi, non sono uomini – sottolinea Peretto – ma volendo estrapolare un principio generale, questo studio dimostra che l’attrazione sessuale verso individui dello stesso sesso o di quello opposto dipende dai processi che regolano l’organizzazione e la funzione dei nostri circuiti nervosi, insomma da un fatto assolutamente biologico”.