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Shoah: a Venezia depositate oggi 24 nuove Pietre d’Inciampo

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Venezia, 20 gen. (AdnKronos) – La deposizione di 24 nuove pietre d’inciampo a Venezia è partita questa mattina da Calle dei Sbianchesini vicino a Sant’Aponal, dove uno degli “Stolpersteine” in ottone, realizzati dall’artista tedesco Guenter Demnig, è stato dedicato, per la prima volta, ad un internato militare, Romano Brussato. In Calle del Ghetto Vecchio, invece, due pietre sono state posate in memoria di Amalia e Lina Navarro, entrambe sopravvissute ad Auschwitz. Sono queste le particolari scelte proposte quest’anno dalla Comunità Ebraica e dal Comune di Venezia, assieme al Centro tedesco di Studi Veneziani e all’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser), che hanno voluto così innescare nuovi percorsi della memoria in città.
A parlarne, proponendo poi ulteriori riflessioni sul significato della memoria della Shoah oggi, alternandosi lungo il percorso delle pietre d’inciampo, la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, l’assessore comunale al Turismo e Decentramento, Paola Mar, il presidente ad interim del Centro tedesco di Studi veneziani, Michael Matheus, il rappresentante del Consiglio D’Europa – Ufficio di Venezia, Luca Volpato – che patrocina l’evento – e il consigliere della Comunità Ebraica di Venezia, Paolo Navarro Dina.
“Siamo in Campo Sant’Aponal – ha dichiarato la presidente Damiano – non per dare avvio ad una semplice cerimonia commemorativa, ma per restituire identità e dignità ai bambini, alle donne e agli uomini che furono strappati alla vita e consegnati all’orrore. Nell’atto di inciampare su queste pietre, veniamo posti di fronte a persone reali, con un nome, un volto, una voce, una storia: le pietre ci permettono di dialogare con chi ha vissuto qui realmente. E in questo dialogo tra anime l’importante è riempire di sostanza il concetto astratto di umanità. Ecco il perché abbiamo scelto di dedicare alcune pietre anche ai sopravvissuti e agli internati miliari”.