Palermo, 15 nov. (AdnKronos) – Il gip del Tribunale di Messina, a distanza di cinque giorni dall’interrogatorio di garanzia, non ha ancora deciso sulla convalida dell’arresto del Cateno De Luca. Il politico è accusato di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale. De Luca è stato interrogato sabato mattina alla presenza dei suoi legali, ma da allora il giudice per le indagini preliminari, non si è ancora espresso sulla convalida dell’arresto. E i termini scadono oggi. Nei giorni scorsi, accogliendo l’istanza della procura, aveva solo aggravato la misura cautelare degli arresti domiciliari, vietandogli di comunicare con l’esterno. La decisione era stata presa dopo la pubblicazione dei post su Facebook da parte del parlamentare dopo l’arresto. Il gip ha invece rigettato la richiesta di applicazione di braccialetto elettronico.
Alla fine dell’interrogatorio di sabato , durato poco più di un’ora, i legali del deputati, avvocati Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi, avevano chiesto la revoca dei domiciliari. “Su De Luca non abbiamo linee difensive ma d’attacco”, aveva detto Carlo Taormina al termine dell’interrogatorio di Cateno De Luca davanti al Gip di Messina. “Siamo sistematicamente vittime di alcune operazioni che un giorno sveleremo, indicando i soggetti che vi stanno dietro, però abbiamo trovato un magistrato molto attento – aggiungeva Taormina – che conosceva molto bene gli atti e forse ha capito l’ennesima operazione complottistica nei confronti di De Luca. Abbiamo fatto la richiesta di revoca dei domiciliari e abbiamo presentato quintali di documenti accanto a quelli che erano stati già presentati nel corso della lunga indagine. A due giorni dall’elezione, è normale che uno venga arrestato? Può accadere in Uganda, ma in Italia no”.