(AdnKronos) – E anche le città metropolitane andrebbero organizzate con “maggiore razionalità”. “Dire che alcuni Comuni che, ad esempio, fanno parte delle aree montuose della Sicilia – argomenta Crocetta – non hanno il diritto di costituire un consorzio e devono, invece, fare parte per legge della città metropolitana francamente mi sembra una forzatura tecnica, giuridica, politica”.
Per il governatore in Aula è prevalsa “la volontà di non cambiare nulla e di tornare a dare spazio alla politica”. Ma alla riforma il presidente della Regione non rinuncia. “Se ne riparlerà nella prossima legislatura – assicura -, rispetto la volontà del Parlamento siciliano ma non rinuncio alla mia battaglia politica che è quella di riformare la Sicilia”.