Home Nazionale Sicilia: crollo viadotto ‘Scorciavacche’, indagine verso la chiusura (2)

Sicilia: crollo viadotto ‘Scorciavacche’, indagine verso la chiusura (2)

0

(AdnKronos) – Indagati, inoltre, Pierfrancesco Paglini, project manager d’area della Bolognetta scpa, il suo vice, Davide Tironi, e i dirigenti della subaffidataria “Icoler srl”, Ettore e Gaetano Calamaio. L’ingegnere Bevilacqua è indagato in qualità di “consulente di Bolognetta scpa per la fase di progettazione definitiva ed esecutiva delle opere di ammodernamento stradale”. Per l’Anas, oltre a Tonti, indagati i dirigenti Federico Murrone, Massimo Fidenzi, Maurizio Aramini, Claudio Bucci e Maria Coppola. Gli altri nomi iscritti nel registro degli indagati sono Stanislao Fortino, Giorgio Comandé e Giuseppe Russello, responsabili servizi tecnici Bolognetta scpa, Vito Di Grigoli, direttore cantiere Icoler, Massimo Nunzi, responsabile progettazione definitiva, Fatima Alagna, responsabile
Della vicenda si era occupata anche l’Autorità anticorruzione che aveva rilevato “criticità e anomalie sia nella fase di progettazione che nella realizzazione dell’opera”. Compreso un collaudatore senza i requisiti e un certificato di agibilità senza certezza dell’avvenuto collaudo. Il cedimento sul viadotto situato sulla statale Palermo-Agrigento avvenne a pochi giorni dall’inaugurazione. L’Autorità Anticorruzione ha avviato verifiche sulla regolarità delle procedure di realizzazione dell’opera.Tra le principali criticità rilevate vi sarebbe innanzitutto l’emissione di un certificato provvisorio di agibilità da parte del direttore dei lavori senza che vi fosse certezza dell’avvenuto collaudo statico della struttura: un punto, questo, che l’Anticorruzione propone di segnalare alla Procura della Repubblica. Altro aspetto segnalato, la nomina nell’ambito della commissione di collaudo tecnico di una persona senza i requisiti dovuti e in possesso di un titolo di studio inadeguato: nello specifico, un diploma di tecnico industriale.
Alla base dell’indagine vi è una relazione del Ministero delle Infrastrutture fatta dagli ispettori inviata lo scorso dicembre in Sicilia dall’ex ministro Maurizio Lupi. In particolare, sono due i punti contestati negli avvisi di garanzia inviati dalla Procura un anno fa. Il primo nella fase progettuale “e segnatamente quando veniva variato il progetto preliminarmente inserendo un rilevato in terra rinforzata in luogo della parte di viadotto originariamente prevista nel tratto ” e questo “nonostante le caratteristiche geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche dell’area sconsigliassero palesemente una soluzione progettuale diversa dal viadotto”.