Palermo, 19 set. (AdnKronos) – Nino Dina si è dimesso dall’Assemblea regionale. Il parlamentare eletto nelle fila dell’Udc nel collegio di Palermo con oltre 25mila preferenze ha spiegato in una lettera, letta oggi in Aula dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, nell’ultima seduta della sedicesima legislatura, le motivazioni della sua scelta annunciando anche che non si ricandiderà alle prossime elezioni. “Non è a cuor leggero – scrive Dina – che ho deciso, dopo quattro legislature, di non cimentarmi nella la prossima competizione, ragioni personali, familiari e di contesto mi hanno convinto a intraprendere un percorso di riflessione che richiede un temporaneo, necessario distacco all’agone diretto”.
“La mia attività politica parlamentare, forte di una militanza partitica e politica ultratrentennale – ricorda -, è sempre stata attenta ai territori e alla gente. Ho sempre considerato le Istituzioni non centri di potere ma di servizio. Tutto oggi è diventato più difficile. La fine non solo dei grandi partiti ma degli epigoni degli stessi ha trasformato strumenti di rappresentanza in meri strumenti elettorali, veri e propri autobus con bussole girevoli su cui far salire e scendere chi rischia di rappresentare solo se stesso con clientela al seguito. Ci si sposta da destra a sinistra, passando indifferentemente per il centro in funzione solo di un posto al sole”.
Una tendenza, quello del cambio di casacca, che per Dina finisce con l’alimentare “l’antipolitica che alcuni movimenti hanno deciso di cavalcare. Ma parlando solo alla pancia della gente si rischia di creare una classe dirigente inadeguata, figlia solo della protesta. E’ questo lo scenario che oggi si è delineato in un inesorabile decadimento delle prerogative di rappresentanza politico parlamentare degli attori in campo” conclude Dina.