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Sicilia: Figuccia, deluso da comportamento Musumeci

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Palermo, 29 dic. (AdnKronos) – “Lo ammetto, sono deluso dal comportamento del Governatore Nello Musumeci. Soprattutto quando mi ha detto di stare zitto. Neppure da mio padre me lo faccio dire, figuriamoci dal Presidente della Regione…”. Sono passati tre giorni dalle dimissioni dell’assessore regionale all’Energia della Sicilia Vincenzo Figuccia, ma l’esponente dell’Udc ed ex Forza Italia, ancora non riesce a digerire “alcuni comportamenti”. A partire da quello del Governatore siciliano. Che, senza entrare nel merito della questione, dopo le critiche di Figuccia al Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè sul tetto agli stipendi dei burocrati, si era limitato a invitare gli assessori della sua giunta a “lavorare e tacere”. “Provo un misto di sentimenti – spiega oggi Figuccia all’Adnkronos – Emozioni contrastanti, perché da una parte c’è tanta amarezza scaturita dalla condizioni di solitudine e isolamento in cui mi sono ritrovato in Parlamento con la nota dei capigruppo. Una nota che sembra scritta su dettatura del Presidente dell’Ars”. Se la prende anche con il commissario regionale Udc in Sicilia Giuseppe Naro che lo aveva aspramente criticato. “Un coordinatore regionale in condizioni supine…”, dice Figuccia. “Ma dall’altro lato ci sono centinaia di persone che mi stanno vicine – aggiunge – con pagine Facebook a mio favore”.
“I lunghi silenzi del Presidente Musumeci mi hanno preoccupato e deluso – dice ancora Figuccia, che arriva a Palazzo dei Normanni accompagnato dal padre, Angelo Figuccia, ex consigliere comunale a Palermo – Mi hanno deluso le affermazioni che facevano riferimento all’appello ‘lavorare e tacere’. A me di stare zitto non lo dice nessuno, lo ribadisco. Me lo diceva mio padre quando ero piccolo, questo ‘stare zitto’, in termini di forma e sostanza, francamente è una cosa che mi ha suscitato molta amarezza”.
Alla domanda se si sente ancora parte della maggioranza, Figuccia replica: “La maggioranza sono le persone, la gente. Dio solo sa quanto mi sono schierato con Musumeci, quanto ho difeso la posizione quando non tutti la pensavano come me. Ecco perché provo un misto di delusione e amarezza. E oggi anche di determinazione”. E annuncia: “La mia sarà una voce molto critica della maggioranza”.