Palermo, 7 nov. (AdnKronos) – “Siamo arrivati all’appuntamento elettorale impreparati e in ritardo. Micari è un’ottima persona, un moderato di qualità ma la sua candidatura è arrivata troppo a ridosso della presentazione delle liste. Era poco conosciuto e forse è stato un errore questa scelta. Le elezioni non si possono improvvisare, Cancelleri (il candidato governatore del M5s, ndr) e Musumeci (sostenuto dal centrodestra, ndr) hanno iniziato la loro campagna elettorale circa un anno prima”. A dirlo all’Adnkronos è Adriano Frinchi, coordinatore regionale dei Centristi per l’Europa, a distanza di 48 ore dalle elezioni in Sicilia che hanno incoronato la vittoria del centrodestra nell’Isola, consegnando alla coalizione che sosteneva l’ex presidente della Provincia di Catania nella corsa a Palazzo d’Orleans anche la maggioranza all’Ars.
“E’ mancata una visione strategica – spiega adesso Frinchi -, non si è stati capaci di costruire una coalizione con una proposta politica valida. Anche la nostra lista è nata all’ultimo. La coalizione ha pagato un attendismo che si è rivelato fatale”. Soprattutto perché la Sicilia è la terra del 61 a 0, la regione in cui “l’elettorato di centrodestra è prevalente”. E la vittoria di Rosario Crocetta nel 2012? “Cinque anni fa il centrodestra si è presentato all’appuntamento con le urne diviso – dice – e il centrosinistra è riuscito a intercettare una parte dei moderati. Anche il dibattito tra il Pd e Mdp sulle colpe della sconfitta appare surreale, sommando le rispettive percentuali si arriva al 25-26 per cento”.