Home Nazionale Sicilia: Miccichè, dopo il fuggi fuggi dei dirigenti concorsi per nuove assunzioni Ars (3)

Sicilia: Miccichè, dopo il fuggi fuggi dei dirigenti concorsi per nuove assunzioni Ars (3)

0

(AdnKronos) – Sono trascorsi pochi giorni dal suo insediamento all’Ars e Miccichè ricorda quasi con commozione quei primi momenti. “E’ stato molto emozionante ritornare in un posto di prestigio dopo tanti anni, è stata per me una grande sorpresa. Mentre dieci anni fa mi sono ritrovato Presidente dell’Ars come decisione del partito e della coalizione, un mese prima del voto, questa volta ci lavoravo da un anno. Checché se ne dica, io ho sempre puntato alla candidatura di Nello Musumeci, perché un Presidente di destra di Catania avrebbe favorito uno di centro di Palermo a Presidente dell’Ars. Per cui, per quanto mi riguarda, l’elezione di Musumeci è stato il primo passaggio verso la mia Presidenza. Se fosse stato eletto Armao non sarebbe stato possibile fare il Presidente. Quando si è cominciato a parlare di Musumeci Presidente per quanto mi riguarda non ci sono mai state negatività”.
E ricorda l’incontro tra il vicepresidente della Regione Gaetano Armao e Silvio Berlusconi. “Un anno fa Armao ha inviato un suo progetto a Berlusconi e lui rimase molto colpito. Un giorno il Cavaliere mi ha chiamato e mi ha chiesto se conoscevo il Professore Armao e se glielo presentavo. Così l’ho accompagnato da Berlusconi e Berlusconi se n’è ‘innamorato’, rappresenta il prototipo del berlusconiano doc. Così Berlusconi aveva puntato su di lui, poi le vicende che vedevano il rischio di spaccare nuovamente il centrodestra, hanno portato alla candidatura di Nello Musumeci”. Parlando dei suoi rapporti con il Governatore dice sorridendo: “Mi dispiace dare un dispiacere a quelli del Fatto quotidiano, ma si accorgeranno nel giro di poco quali saranno i rapporti tra Ars e governo. il mio compito è agevolare in tutte le maniere la realizzazione del programma di governo di Musumeci, non foss’altro per il rispetto dei siciliani che lo hanno votato. In più, non posso che ammettere che i rapporti con Nello (Musumeci ndr) sono più facili di quanto immaginassi. Non c’è dubbio che il governo deve fare la sua parte. Ma sono certo che ci sarà la massima correttezza e lealtà”.
Miccichè torna poi a parlare dei tagli, un vero e proprio cavallo di battaglia del suo predecessore, Giovanni Ardizzone: “Io provengo da aziende private – dice – e posso dire con assoluta certezza che se ai tagli non corrisponde un buon funzionamento del servizio allora sono delle stupidaggini”. E fa un esempio: “Non c’è più l’Ufficio di bilancio – dice – Sì, ci sono due bravi ragazzi, ma non basta. Se un parlamento non ha un Ufficio di bilancio adeguato non può svolgere il suo compito di controllo e di iniziativa parlamentare”. Miccichè non esclude di fare tagli “ma lì dove ci sono sprechi”, dice.