Home Nazionale Smog: Greenpeace monitora aria vicino scuole Torino, peggio di Roma e Milano

Smog: Greenpeace monitora aria vicino scuole Torino, peggio di Roma e Milano

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Roma, 4 dic. (AdnKronos Salute) – Monitoraggi dell’aria effettuati nelle ultime 2 settimane da Greenpeace nei pressi di 10 scuole dell’infanzia e primarie di Torino, tra le 7.30 e le 8.30, hanno costantemente rilevato – in 10 istituti su 10 – concentrazioni di biossido di azoto (NO2) ampiamente al di sopra del valore individuato dall’Organizzazione mondiale della sanità per la protezione della salute umana (40 microgrammi/metro cubo).
La concentrazione media oraria più bassa rilevata all’ingresso delle scuole torinesi è di 70,9 μg/m3, la più alta 108,8 μg/m3 – riferisce l’associazione in una nota – Si registrano picchi in concentrazioni medie su 10 minuti fino a 123,3 μg/m3: “Un valore preoccupante, se si considera che già nel 2005 l’Oms segnalava come nei bambini gli effetti patogeni del NO2 sul sistema respiratorio siano provati anche per concentrazioni inferiori ai 40 μg/m3. Ancor più preoccupante è il fatto che 3 monitoraggi segnalino una concentrazione media oraria superiore ai 100 μg/m3, e che la media delle misurazioni realizzate da Greenpeace sia di 86,9 μg/m3”. La soglia massima di concentrazione media annuale per il biossido di azoto prevista dalla legislazione italiana è di 40 μg/m3.
“La situazione riscontrata nelle scuole torinesi all’orario della prima campana è sin qui la peggiore emersa dai monitoraggi che Greenpeace sta facendo nelle 4 città italiane maggiormente interessate dalla concentrazione di biossido di azoto – spiega Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia – I valori di NO2 registrati a Torino sono più alti di quelli misurati, con identica metodologia e apparecchiatura, presso le scuole di Roma e Milano. Nel loro complesso segnalano non solo un grave problema di qualità dell’aria, quanto un’emergenza sanitaria che esige soluzioni urgenti”.
Greenpeace chiede ai sindaci delle città italiane più colpite dal biossido di azoto (Roma, Torino, Milano e Palermo) di prendere presto provvedimenti radicali per abbattere questo inquinante. L’associazione ambientalista ha già incontrato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e assessori di Roma e Milano. E’ previsto per dicembre un incontro con l’amministrazione di Torino.
“Torino deve cominciare presto a discutere di una data oltre la quale i diesel non potranno più circolare – afferma Boraschi – Città come Parigi, Copenaghen, Madrid, Atene, Stoccarda e altre ancora, che spesso mostrano livelli di inquinamento minori, stanno scrivendo oggi la data oltre la quale i veicoli più inquinanti non potranno più circolare. È una decisione importantissima, che va presa presto, perché deve servire a orientare i consumatori nelle loro scelte di mobilità per i prossimi anni”.