Home Nazionale Sviluppo: Fdv Cgil-Tecnè, più disuguaglianze, Paese in deficit di fiducia

Sviluppo: Fdv Cgil-Tecnè, più disuguaglianze, Paese in deficit di fiducia

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Roma, (AdnKronos) – Un Paese in deficit di fiducia e di futuro. Nonostante la crescita economica registrata dal pil e il modesto miglioramento dei livelli occupazionali, l’Italia continua a mostrare i segni di un progressivo deterioramento della qualità dello sviluppo, accompagnato da profonde differenze territoriali e sociali. L’indice generale, in un anno, scende da 100 a 99, con un peggioramento, in particolare, nel nord e nel centro e con il mezzogiorno che continua a essere in grave ritardo rispetto al resto del Paese mentre aumentano le disuguaglianze economiche e la concentrazione della ricchezza.
Nel complesso le 3 regioni migliori dal punto di vista della qualità dello sviluppo sono il Trentino Alto Adige (136), il Friuli Venezia Giulia. (113) e il Veneto (112). Quelle che hanno registrato le migliori perfomance rispetto al 2015 sono la Liguria, le Marche (entrambe sopra la media Italia) e il Molise (sotto la media). Fanalino di coda, nell’ordine, Campania, Sicilia e Calabria.
E’ questo il quadro che emerge dal Rapporto 2016 sulla qualità dello sviluppo in Italia realizzato dal centro di ricerca Tecnè e dalla Fondazione Giuseppe di Vittorio della Cgil. Un rapporto che, nell’alveo degli studi di una lunga tradizione accademica e di percorsi e analisi a livello mondiale volti a costruire sistemi di indicatori in grado di dare conto delle complessità sociale, ha l’obiettivo di misurare lo stato di salute del Paese da uno specifico punto di vista: quello delle diseguaglianze territoriali. E lo fa sulla base di una serie di indicatori (12) che vanno, tra gli altri, dagli standard abitativi ai servizi sociosanitari, dal capitale sociale e culturale alle infrastrutture socio-economiche, passando per la fiducia economica e la fiducia interpersonale.