Home Nazionale Terremoto: al turismo fa perdere 170 mln euro l’anno e 8mila posti lavoro

Terremoto: al turismo fa perdere 170 mln euro l’anno e 8mila posti lavoro

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Monza, 6 mar. (Labitalia) – Si stimano in 170 milioni di euro i danni economici e in circa 8mila posti di lavoro in meno, in un anno, per il sistema ricettivo del Centro Italia a causa del terremoto e dei danni riportati nelle regioni di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Secondo una stima della Camera di commercio di Monza e Brianza, i danni economici per il turismo causati dal sisma si registrano soprattutto in Umbria, circa 80 milioni di euro in meno per ristoranti, alberghi e imprese della ricettività e nelle Marche (57 milioni di euro). Anche in Abruzzo e nel Lazio indotto in calo per il comparto che si aggira nel complesso attorno a una diminuzione di 30 milioni di euro (rispettivamente 16,7 e 15 milioni di euro), come emerge da una stima della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat, Banca d’Italia, Ciset.
Anche la Camera di commercio di Monza e Brianza, con uno stanziamento di 90.000 euro, ha partecipato al fondo di solidarietà costituito presso Unioncamere, alimentato dai contributi di tutte le camere di commercio e diretto proprio ad agevolare la più rapida ripresa delle attività produttive. “Bisogna ricominciare -ha dichiarato Renato Mattioni, segretario generale della Camera di commercio di Monza e Brianza- dalle attività economiche per riprendersi una speranza che ancora oggi sembra un fantasma Eppure, anche l’economia resta una priorità. E’ necessario ricostruire la vita intorno a quella filiera del chilometro utile, dalla produzione agricola tracciata a un’economia del tempo libero, dal terziario di mercato all’artigianato di qualità, per arrivare ai prodotti bandiera, identificativi di un territorio. Sui simboli si ricostruisce il futuro”.
E lo stesso Mattioni nel libro ‘Non di solo pane. Le storie del ciauscolo’ sostiene che “la valorizzazione di un territorio passa, infatti, anche attraverso i prodotti locali e le eccellenze enogastronomiche che lo contraddistinguono”. Nel libro si racconta la storia del ciauscolo, un salume tipico del Camerte e del Vissano, terre di mezzo tra Umbria e Marche, già conosciuto ai tempi dei legionari romani. Un prodotto il cui brand ammonta, secondo una stima della Camera di commercio di Monza e Brianza, a quasi sei milioni di euro.