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Terremoto: Cia, per agriturismo possibile mini ripresa per Pasqua

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Roma, 7 apr. (AdnKronos) – Dopo i ripetuti terremoti in Centro Italia, le strutture ricettive “verdi” di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio continuano a fare la conta delle perdite. L’effetto “suggestione” generato attorno al sisma ha bloccato i turisti, nonostante la maggior parte delle 3.852 aziende agrituristiche presenti nelle 4 regioni si trova in aree lontane dal cratere, in cui sono rispettate tutte le norme di staticità e sicurezza. Il conto secco si traduce in una perdita secca già quantificata in più di 30 milioni di euro di mancati incassi, con una flessione generale di presenze, rispetto al 2015, del 45%. A rilevarlo è l’Associazione “Turismo Verde” della Cia-Agricoltori Italiani che rilancia l’appello degli operatori iscritti a promuovere il soggiorno in campagna per le prossime festività in calendario, ora rafforzato dal bellissimo spot che la Presidenza del Consiglio dei Ministri inizia a veicolare, in questi giorni, sui media.
Secondo Turismo Verde-Cia, infatti, la rinascita del Centro Italia passa anche per le imprese agricole e agrituristiche che sono fondamentali per garantire la tenuta del tessuto socio-economico di queste zone del Paese, soprattutto delle aree interne. Per questo, l’organizzazione richiede a gran voce alle Istituzioni di promuovere il turismo rurale, non solo con spot pubblicitari, sicuramente utili, ma anche attraverso misure incentivanti come sgravi fiscali o “sconti famiglia”.
D’altra parte, come raccontano i dati di settore dell’Ufficio studi della Cia la situazione permane difficilissima: le 2.450 strutture agrituristiche nelle Province colpite dal terremoto registrano un “flop” di prenotazioni, anche se si segnala una piccola ripresa negli ultimissimi giorni.