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Tra banche Intesa SanPaolo, Unicredit e Banco BPM migliori brand online 2016

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Milano, 16 gen. (Labitalia) – Intesa-SanPaolo è la banca che ha mostrato la migliore performance sul web nel 2016 secondo la classifica stilata da Bem Research. L’istituto di credito guidato da Carlo Messina, oltre ad essere tra i più solidi gruppi bancari europei di maggiore dimensione, mostra una particolare attenzione al web, con un punteggio medio del Bem Rank nel corso del 2016 pari a 57,4 punti. Unicredit conquista la seconda posizione, con un distacco di circa 13 punti rispetto alla vetta della classifica. Chiude il podio Banco Bpm, con un indice pari a 36 punti.
Tra i migliori brand online del 2016 si segnalano poi Banco di Napoli, istituto appartenente al gruppo Intesa-SanPaolo, e Mps che, se da una parte soffre le vicissitudini legate al fallito aumento di capitale, dall’altra risulta avere buone prestazioni sul web. Tra i primi 10 brand bancari si trovano poi Ubi, Cariparma, Ing Direct, Banca Sella e Mediolanum.
Nel complesso, la media del Bem Rank nel 2016 per i circa 40 brand bancari considerati è pari a 28,3 punti.
Andando a considerare due macro-aggregati che compongono il Bem Rank, si osserva che Intesa-SanPaolo sembra eccellere per la capacità di essere rintracciata sul web (visibilità online) o perché gli utenti cercano direttamente il suo brand oppure perché appare nelle prime posizioni di Google Italia per ricerche relative a parole chiave generiche ad alto traffico.
Sul podio, per questo aggregato, si confermano Unicredit e Banco Bpm. Relativamente alle prestazioni dell’homepage, ovvero alla velocità di caricamento e all’usabilità, conquista la posizione più alta MPS, seguita da Cariparma e da Banca Popolare di Bari.
“La dimensione della banca – sottolinea Carlo Milani, direttore di Bem Research – risulta essere ad oggi un fattore di successo sul web. La riconoscibilità del marchio e gli investimenti necessari per massimizzare visibilità e prestazioni dei siti web sembrano aver dato un vantaggio ai tre principali istituti italiani nel corso del 2016. La concorrenza delle banche di minore dimensione è però agguerrita. Il web fornisce loro l’opportunità di raggiungere una platea più ampia di clientela qualora si riesca a toccare i ‘tasti’ giusti. Comunicare in modo innovativo e accattivante, soprattutto quando si parla ai nativi digitali, può essere la chiave vincente per il 2017 e gli anni a venire”, conclude Milani.