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Trapani: da Martina a Serracchiani, l’appello dei big al voto

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Palermo, 23 giu. (AdnKronos) – Ci sono i sindaci di Siracusa, Giancarlo Garozzo, di Bergamo, Giorgio Gori, di Ercolano, Ciro Bonajuto, e di Pesaro, Matteo Ricci, ma anche il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, e il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. L’Italia intera si mobilita per Trapani, la città chiamata domenica prossima di nuovo al voto per un insolito turno di ballottaggio. A sfidarsi, infatti, non saranno due candidati, perché dopo il passo indietro di Mimmo Fazio, coinvolto nell’inchiesta per corruzione ‘Mare Mostrum’, l’unico candidato rimasto in campo è Pietro Savona, l’uomo scelto dal Pd per guidare la città. Perché il traguardo possa essere raggiunto, però, è necessario che si rechi alle urne il 50 per cento degli elettori e che Savona ottenga almeno il 25 per cento delle preferenze. In caso contrario a Trapani arriverà un commissario e anche i consiglieri eletti al primo turno decadranno.
Ecco perché negli ultimi giorni si sono susseguiti gli appelli al voto in città. Dopo il vescovo Pietro Maria Fragnelli l’invito alla responsabilità è arrivato anche dai sindacati e giovedì scorso un migliaio di persone hanno partecipato alla marcia per il voto, radunandosi sotto il municipio. Una battaglia che vede da giorni accanto al candidato sindaco anche il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone. Proprio il renziano di ferro sotto l’hashtag #nonfermiamoilfuturo ha postato sulla sua pagina Facebook una serie di appelli al voto, tra cui quelli del ministro Martina e di Serracchiani. “Nelle prossime ore sarà una vera e propria escalation di appelli sempre con gli hashtag #trapanicoraggio e #nonfermiamoilfuturo. Fino ad una sorpresa finale” assicura Faraone. Che se la prende anche con Beppe Grillo.