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Trapani: Dia sequestra beni per svariati milioni a commerciante d’arte Becchina

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Palermo, 15 nov. (AdnKronos) – La Direzione Investigativa Antimafia di Trapani ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro anticipato ai fini della successiva confisca di prevenzione dell’intero patrimonio mobiliare, immobiliare e societario riconducibile a Giovanni Franco Becchina, 78enne, noto commerciante internazionale d’opere d’arte e reperti di valore storico–archeologico. Il valore ammonta a “svariati milioni di euro”. Becchina, originario di Castelvetrano, in provincia di Trapani, è stato titolare in passato di una galleria d’arte a Basilea, in Svizzera, nonché di imprese operanti in Sicilia nei variegati settori del commercio di cemento, nella produzione e commercio di prodotti alimentari e olio d’oliva in Sicilia, esportato con successo soprattutto all’estero.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Penale e Misure di Prevenzione a seguito di richiesta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale avanzata dalla Procura della Repubblica Distrettuale di Palermo – Gruppo Misure di Prevenzione. Secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori della Sezione Dia di Trapani, incaricati delle indagini, per oltre un trentennio Giovanni Franco Becchina avrebbe accumulato ricchezze con i proventi del traffico internazionale di reperti archeologici, “molti dei quali trafugati clandestinamente nel più importante sito archeologico della Sicilia (Selinunte) da tombaroli al servizio di cosa nostra”, dicono gli investigatori. Il personale della Dia ha sottoposto l’abitazione di Becchina a perquisizione, nell’antica tenuta di caccia della famiglia Tagliavia-Aragona-Pignatellli. “Difficile quantificare il valore dei beni in sequestro d’interesse storico- architettonico, che certamente ascende a svariati milioni di euro”, dice la Dia.