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Trapani: frode su formazione professionale, arrestato presidente Anfe

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Palermo, 12 gen. (AdnKronos) – Dal 2010 al 2013 avrebbero percepito indebitamente coltre 53 milioni di contributi pubblici a carico della Regione siciliana e dell’Unione europea. Con questa accusa la Guardia di finanza di Trapani ha arrestato il rappresentante legale dell’Associazione nazionale famiglie emigrate (Anfe), Paolo Genco, e Baldassare Di Giovanni, entrambi di Palermo ed entrambi posti ai domiciliari. Il provvedimento, emesso dal Gip di Trapani su richiesta della locale Procura, ha disposto anche il sequestro di 41 beni immobili per un valore di circa 2 milioni di euro.
Le indagini, svolte dal nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Trapani nel settore dei finanziamenti pubblici destinati alla formazione professionale, hanno permesso di far luce sul meccanismo della frode. “Il responsabile dell’ente di formazione siciliano – spiegano le Fiamme gialle, in accordo con Di Giovanni, titolare della ‘General Informatic Center’ e della ‘Coreplast’, apparenti fornitori dell’Anfe, aveva rendicontato all’ente erogatore, con false fatture di acquisto, costi per beni e servizi mai effettivamente forniti”. Il denaro utilizzato per giustificare il pagamento delle finte fatture di acquisto, ritornava nella disponibilità di Genco che avrebbe poi investito tali proventi nell’acquisto di numerosi immobili (molti dei quali oggi sottoposti a sequestro), formalmente intestati, in parte, a una società immobiliare, ‘La Fortezza’ (amministrata da Di Giovanni) e, in parte, a una dipendente dell’Anfe, anch’essa coinvolta nella frode.