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Trapianti: San Raffaele Milano, era sano cuore impiantato a Roma

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Milano, 27 set. (AdnKronos Salute) – “Era sano” il cuore impiantato trapiantato all’uomo morto dopo un intervento eseguito nel 2016 all’ospedale San Camillo di Roma. Lo confermano dal San Raffaele di Milano, da dove l’organo è arrivato.
Dall’Irccs del gruppo ospedaliero San Donato si precisa che “il paziente di 48 anni” che ha donato l’organo “arrivava al San Raffaele in seguito a una sindrome da annegamento e conseguente arresto cardiaco. Per tale ragione veniva immediatamente valutato per escludere l’infarto miocardico come causa dell’evento. Gli esami strumentali, compresa la coronarografia, escludevano la presenza di patologie cardiache con particolare riferimento alle arterie coronarie”.
“Come da protocollo, una volta accertata la morte con criteri neurologici e la non opposizione al prelievo di organi a scopo di trapianto – proseguono dall’ospedale di via Olgettina – si è provveduto alla trasmissione delle informazioni cliniche al Centro nazionale trapianti. L’ultimo giudizio di idoneità è stato espresso dal chirurgo trapiantatore in sede di prelievo di organo, come previsto dalla procedura nazionale validata dal Cnt”.
Ciò premesso “il San Raffaele, rimanendo a disposizione degli organismi di vigilanza e controllo, non comprende la lettura dei fatti come finora riportati dagli organi di stampa. Auspichiamo – concludono dalla struttura – che tali interpretazioni non pregiudichino la fiducia nel sistema trapiantologico italiano, limitando le aspettative di migliaia di pazienti italiani in attesa di un organo”.
A quanto si apprende, il paziente dal quale il cuore è stato espiantato all’ospedale San Raffaele di Milano era stato preso in carico presso la Terapia intensiva generale diretta da Alberto Zangrillo.