(AdnKronos) – Rispondendo a Grimaldi che affermava che ‘l’imbarco di marittimi extracomunitari non comporta oneri a carico dello stato…’, Onorato sottolinea che “la 30/98 costa allo Stato, incluso anche il mancato gettito fiscale, oltre un miliardo di euro l’anno, denaro che accresce la sperequazione sociale fra armatorericco e marittimo italiano-disoccupato. Quanti disoccupati si potrebbero sistemare con quei soldi?”.
In merito alle accuse di Grimaldi a Onorato di aver ‘sentimenti di patriottismo a distanza di 19 anni dall’entrata in vigore della legge 30/98’, il presidente del gruppo Onorato Armatori sottolinea che “in tutti questi anni, gli armatori con accordi sindacali ed altro sono riusciti a snaturare la legge. La misura si è colmata quando anche sul cabotaggio per le isole sono stati imbarcati gli extracomunitari, intaccando così ‘l’ultima riserva indiana’ dei marittimi italiani”.
Per quanto riguarda il fatto che il gruppo sulla sua nave in Baltico, Princess Anastasia, imbarca marittimi extracomunitari, Onorato risponde che “la legge 30/98 deve essere riscritta in questi termini: gli armatori italiani, se vogliono accedere ai privilegi (defiscalizzazione etc…,) devono soddisfare l’imprescindibile requisito che la tabella minima di sicurezza della nave, deve essere composta esclusivamente da personale italiano/comunitario”.