Home Nazionale Ue: Boldrini, bufera passerà se sapremo riportare sereno (3)

Ue: Boldrini, bufera passerà se sapremo riportare sereno (3)

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(AdnKronos) – “Occorre -ha spiegato la presidente della Camera- orientare le politiche economiche alla crescita e alla riduzione delle diseguaglianze. Occorre un’Europa che abbia una tripla A sociale e non solo finanziaria. Insomma, l’Europa sociale non può più attendere. Un’Europa capace di essere percepita amica. Se venissero, ad esempio, introdotti un sussidio di disoccupazione ed un reddito minimo di dignità finanziati dal bilancio europeo, la percezione dell’Europa da parte delle persone cambierebbe radicalmente. A dimostrazione che l’Europa dei diritti non lascia nessuno indietro. Abbiamo dunque bisogno di un adeguato bilancio comune”.
“L’esperienza recente -ha proseguito Boldrini- ci ha anche dimostrato che la struttura istituzionale dell’Unione non è adeguata rispetto alle sfide globali. L’esperienza ci ha dimostrato quanto sia sempre più necessario condividere sovranità in tutti i settori in cui l’azione dei singoli Stati risulta inadeguata, per la natura sovranazionale dei fenomeni cui siamo chiamati a dare risposta: dal cambiamento climatico ai flussi migratori, dalla lotta al terrorismo alla crisi finanziaria. E ci ha insegnato, l’esperienza, che il metodo intergovernativo mette in primo piano gli interessi a breve termine e le logiche di politica interna di ciascun governo ma rischia di indebolire l’assetto europeo”.
“Abbiamo dunque bisogno di riconsiderare l’architettura europea, di rafforzare le istituzioni comuni più rappresentative, in primis il Parlamento così come la sua cooperazione con i Parlamenti nazionali, che non vanno intesi come antagonisti bensì come complementari rispetto ad esso. Le riserve di alcuni, però, non possono diventare la paralisi di tutti. Per questo -ha ribadito in conclusione la presidente della Camera- va presa in considerazione la possibilità per gli Stati che lo vorranno di procedere verso un’integrazione più stretta, ferma restando la facoltà per gli altri, se e quando lo riterranno, di aderire successivamente”.